Bari: accordo lampo, gatta ci cova

martedì 17 dicembre 2019


La notizia della “soluzione” (speriamo che sia proprio tale) della quasi bancarotta della Banca Popolare di Bari, è “scoppiata” quasi contemporaneamente a quella della soluzione del caso. Sono venuti fuori un milione di euro (o forse 900mila) chi sa da dove. Ed è stato deciso che, invece di chiuderla, la Banca di Bari diventerà la Banca d’affari del Sud. Qualche eco di “tensione” è venuta a cose fatte (o date per fatte). Ma può darsi che si tratti di una verità solo presunta. Da tempo si sapeva che quella banca fosse nei guai. Ma non sembrava che si trattasse di un problema politico.

Che è successo? Grillini, piddini, leghisti, hanno deciso di fare i bravi bambini? Eravamo così abituati alle barricate tra cinquestelle e Pd che il fatto ci allarma e ci insospettisce. C’è qualche motivo che spinge gli uni e gli altri a non fiatare, anzi, a parlare con compiacimento della crisi di quella banca solo a soluzione trovata?

Luigi Di Maio c’è mancato poco che prorompesse in un “evviva”! Storico. Quella crisi della banca sembra sia una benedizione di Dio. Il Sud avrà la sua grande banca e soldi, soldi, crediti agli imprenditori. E, poi, questo è (ma nessuno lo dice) un primo passo verso il ritorno alle “partecipazioni statali” dell’Italia anni Sessanta.

Quello che è più strano non è tanto la velocità rispetto alle notizie della crisi, dell’accordo, della soluzione. È la capacità di non fare parola di quanto avveniva a Bari, di non tirarlo fuori invocando i precedenti di Siena e Arezzo. A pensare male, diceva Giulio Andreotti, si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Non mi piace di pensare male, ma non riesco a “pensare bene” e quindi qualche buona probabilità di azzeccarci ce l’ho.

Si direbbe che, nella bancarotta, come ed assai più che in quelle di Siena e Arezzo, a Bari, ci fossero dentro tutti fino al collo. Magari pure le “Sardine”. Non dico altro, altrimenti qualcuno mi accusa di volere che questi signori litighino a tutti i costi. Cosa inutile. Non gli mancheranno, mai comunque, altri motivi. Vedrete.


di Mauro Mellini