Ex Ilva, manifestazione a Roma insieme agli operai di altre aziende

martedì 10 dicembre 2019


Oggi a Roma è andata in scena la manifestazione dell’ex Ilva. Gli operai dell’acciaieria tarantina hanno protestato contro il governo. Ieri Giuseppe Conte ha detto che è pronto a fare partecipare le aziende pubbliche al piano di salvataggio. È una delle ipotesi già annunciate nei giorni dopo la crisi, innescata da ArcelorMittal. “Siamo disponibili a fare la nostra parte – ha detto il premier – per rendere questo progetto ancora più efficace e credibile e rendere il piano industriale ancora più sostenibile”.

Quando i privati non ce la fanno è giusto che ci sia lo Stato in settori strategici per garantire la continuità produttiva, i posti di lavoro” e il “risanamento ambientale”. Sono state queste le parole del ministro dello Sviluppo economico grillino, Stefano Patuanelli. Quanto alle ipotesi del coinvolgimento di altri partner il ministro puntualizza: “Lo Stato entra attraverso il Mef, il ministro Roberto Gualtieri sta lavorando a una serie di ipotesi, lo Stato entra anche per controllare cosa fa il privato”.

Intanto, oggi si è tenuta la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil in piazza Santi Apostoli a Roma. La prima delle tre iniziative indette unitariamente che apre “la settimana di mobilitazione per il lavoro”. E in cui oggi confluisce anche la protesta dei lavoratori metalmeccanici dell’ex Ilva, in sciopero per 24 ore negli stabilimenti siderurgici del gruppo ArcelorMittal e nell’indotto. Numerosi i pullman da Taranto con lavoratori e delegati sindacali. La manifestazione-assemblea di oggi è incentrata sui temi della crescita, delle crisi aziendali, dello sblocco di cantieri e infrastrutture e dello sviluppo del Mezzogiorno.

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco della manifestazione nazionale unitaria, ha detto che “il mondo del lavoro unito chiede il cambiamento del Paese: si mettano in testa che non si cambia senza e contro i lavoratori. Noi non abbiamo paura, non ci rassegniamo e andiamo avanti finché non otteniamo risultati. Uniti ce la possiamo fare”.

E rivolto ad ArcelorMittal, ha attaccato: “Basta scherzare. Avete sbagliato ad andare in tribunale, tornate al tavolo a partire dall’accordo firmato a settembre dall’anno scorso ed agli impegni assunti. Discutiamo, ma a nessuno venga in mente di dire che ci sono licenziamenti da fare perché questa è un’idea che non passa”.


di Manlio Fusani