giovedì 24 ottobre 2019
Roberto Gualtieri scrive la lettera alla Commissione europea. Il ministro dell’Economia replica alla richiesta di chiarimenti sulla Manovra dei commissari Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis. Per Gualtieri, il progetto di bilancio per il 2020 “non costituisce una deviazione significativa dalle regole”. Il deficit strutturale mostra un “leggero deterioramento”, dello 0,1 per cento, ma l’output gap peggiora perché l’economia italiana sarà ancora in una situazione difficile. In più c’è la richiesta di 0,2 punti di flessibilità per eventi eccezionali.
Le stime contenute nel Dpb “sono abbastanza prudenti”, non tengono conto dell’impatto sul gettito del piano per “la promozione” dei pagamenti digitali, scrive il ministro, sottolineando che l’obiettivo è di “superare di gran lunga” le stime sia del controllo della spesa sia della “tax compliance”. Il ministro si dice anche fiducioso che “il consolidamento” della finanza pubblica e le riforme porteranno a un ulteriore calo dello spread aumentando i risparmi e migliorando il deficit strutturale.
Gualtieri sostiene che “le misure di contrasto all’evasione fiscale vengono quantificate in maniera prudente ma rigorosa e ammontano complessivamente a circa 3 miliardi di euro”. L’Italia introdurrà, come l’anno scorso, un meccanismo di “freezing”, congelando “temporaneamente” delle spese in attesa di verificare i risparmi attesi da Quota 100 anche per gli anni 2020-2022.
“Vogliamo promuovere e incrementare l’utilizzo dei pagamenti digitali. La diffusione del contante, anche se in calo, è ancora più alta rispetto agli altri Paesi europei. Il governo lancerà una serie di incentivi e campagne promozionali” lavorando allo stesso tempo “con le associazioni di categoria per ridurre i costi dei Pos per i commercianti e gli altri fornitori di servizi”.
Intanto, il Decreto fiscale sarà pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale. E nel testo sono emerse alcune novità. A partire dall’introduzione di uno sgravio fiscale per i commercianti che si doteranno di bancomat e carte. Ai negozianti, agli artigiani e ai professionisti, spetterà un credito di imposta del 30 per cento delle commissioni addebitate per le transazioni mediante carte di credito, bancomat e prepagate.
Lo sconto si applicherà solo se l’operazione avverrà nei confronti di un cliente finale e non di un fornitore e a condizione che i ricavi del negoziante o i compensi del professionista l’anno precedente non siano stati superiori a 400mila euro. Nel Df figura anche l’introduzione dell’Imu per le piattaforme petrolifere. Una nuova tassa ribattezzata Impi, imposta immobiliare sulle piattaforme marine. Come l’Imu sulle case avrà un’aliquota massima del 10,6 per mille. Infine, l’introduzione della “card bimbi” da 400 euro al mese per pagare asili nido e baby sitter.
di Mino Tebaldi