martedì 22 ottobre 2019
Nel governo lo scontro continua sulla Manovra. L’applicazione obbligatoria di sanzioni sui Pos è posticipata al luglio del 2020, nell’attesa di un accordo sull’abbassamento dei costi delle commissioni delle carte di credito. Invece, la stretta sul carcere agli evasori arriverà con il Decreto fiscale. È il nuovo patto che tiene in piedi la maggioranza giallorossa. Le norme entrerebbero in vigore però alla data di conversione del decreto. Nel Dl fisco, oltre all’inasprimento delle norme penali, per i grandi evasori entra la confisca per sproporzione.
Nel testo, oltre all’inasprimento delle norme penali, per i grandi evasori entra la confisca per sproporzione. Resterebbe ancora da definire il capitolo delle partite Iva. Il Pd ha difeso nell’incontro a Palazzo Chigi l’impianto della manovra e chiesto il taglio delle commissioni bancarie sui Pos e di semplificare le norme per partite Iva in regime forfettario sotto i 65mila euro.
I Dem hanno inoltre chiesto il reintegro in legge di Bilancio del Fondo Imu-Tasi per i Comuni e l’abolizione delle comunicazioni trimestrali Iva “per semplificare la vita alle imprese e agli autonomi”. Stamattina si è tenuto l’ennesimo faccia a faccia a Palazzo Chigi questa mattina tra il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, per fare il punto sulla Manovra.
Intanto, è arrivata la lettera inviata dalla Commissione europea all’Italia sulla Manovra. Entro domani – si legge nella missiva – l’esecutivo Ue attende nuovi chiarimenti dall’Italia “per giungere ad una valutazione finale” sulla Legge di Bilancio. Da una prima disamina però Bruxelles solleva alcune perplessità, a partire dal rischio che l’Italia non riduca il proprio debito come invece dovrebbe se rispettasse le regole europee sui conti pubblici. “Il piano dell’Italia non è conforme ai parametri di riferimento per la riduzione del debito nel 2020”, si legge nella lettera firmata da Pierre Moscovici, commissario uscente agli Affari economici, e Valdis Dombrovskis, vice presidente appena riconfermato.
Frattanto, Matteo Salvini va alla carica. “Renzi attacca Conte – sostiene – Conte attacca Di Maio, Zingaretti attacca tutti, la Raggi s’attacca ai bidoni dell’immondizia. Non è normale scherzare sulle tasse, la tassa sulle bibite gassate, hanno aumentato la tassa sugli affitti concordati, in manovra economica c’è l’aumento delle accise sui diesel Euro3 e Euro 4. Mi sembra che in un mese stiano litigando più di quanto non abbiamo fatto in un anno”.
di Mino Tebaldi