Il patto Conte-Zingaretti per un nuovo corso con la Ue

venerdì 6 settembre 2019


Giuseppe Conte ora si sente un “uomo libero”. Subito dopo il varo del governo giallorosso, il premier ha confidato ai collaboratori più stretti il proprio stato d’animo: “Finalmente posso muovermi senza avere il freno a mano tirato”. Non a caso, il primo “schiaffo” politico del Conte bis è rivolto a Matteo Salvini. Infatti, il Cdm ha deciso di impugnare una legge del Friuli Venezia Giulia, regione guidata dal leghista Massimiliano Fedriga, per alcune norme “discriminanti” verso i migranti.

Ma il nuovo corso del governo è iniziato con l’indicazione dell’ex premier dem Paolo Gentiloni a commissario agli Affari economici. Già. Conte, nelle sue intenzioni, cerca di riformare il patto di Stabilità. Ma, stavolta, non in contrasto con l’Unione europea. Ieri, in Consiglio dei ministri, il premier ha chiesto di evitare quelle che definisce “sgrammaticature istituzionali”. Di più. Pretende “leale collaborazione”. A questo proposito, sono emblematiche della fase 2 le parole di Nicola Zingaretti. È la conferma dell’esistenza di un vero e proprio patto con il segretario del Pd. Infatti, Zingaretti, intervistato da Repubblica, ha detto che “l’esperienza del governo gialloverde conferma che non si può governare da nemici. Il programma condiviso tra Pd e M5S è un buon presupposto per un confronto che non dovrà essere di potere, ma di contenuti”.

Per Zingaretti, l’esecutivo giallorosso “è un esperimento che ha già archiviato un brutto periodo per l’Italia: la stagione dell’odio, della perenne fibrillazione del quadro politico e della ricerca del capro espiatorio per fini di consenso personale. È un primo risultato di cui fare tesoro”.

Il leader Pd ora vorrebbe “un governo che metta al centro le persone, la loro dignità e la capacità e voglia di realizzarsi e costruirsi il futuro. Evitando di ripercorrere strade fallimentari”. Tuttavia, Zingaretti non si sbilancia: “Non so se di pacificazione, ma di svolta senz’altro. Il rispetto reciproco deve essere una bussola costante dell’azione di governo. Intanto segnalo che la sua sola nascita è già valsa il risparmio di 5 miliardi di euro di interessi sul debito e, di questo passo, potrebbe valerne 15 nel 2020. “Non ho inseguito l’accordo a tutti i costi. Alla meta siamo arrivati a schiena dritta, con i nostri contenuti”.

Il governo giallorosso è scandito anche dal punto di vista figurativo. Infatti, oggi, Tvboy, al secolo Salvatore Benintende, l’artista NeoPop che ha immortalato il “bacio” tra Salvini e Di Maio, torna a “commentare” artisticamente la fase politica italiana con una nuova opera, comparsa questa volta a piazza Capizucchi, a Roma. Nel graffito – intitolato “Le tre Grazie” – compaiono due sorridenti Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio con, alle loro spalle, due cuori, uno giallo e l’altro rosso. Di spalle, si vede il premier Giuseppe Conte che abbraccia i due leader, mentre Matteo Renzi – raffigurato con le sembianze della divinità dell’amore Eros – scaglia la sua freccia. “Gli amori estivi possono durare?”, si chiede l’autore dell’opera su Facebook.


di Mino Tebaldi