giovedì 5 settembre 2019
Luca Zaia canta il De Profundis al governo giallorosso. Il presidente leghista della Regione Veneto è convinto che “quella tra Movimento 5 stelle e Pd non sia un’alleanza ma un abbraccio mortale che nasce passionale. Oltre che la prova provata di quello che abbiamo sempre detto”. Il governatore veneto analizza anche il risultato della piattaforma Rousseau su cui si sono espressi i militanti grillini. Dal voto online è emerso il 79,3 per cento di sì al nuovo esecutivo.
“Il voto di Rousseau – spiega – non è affatto insignificante. È il richiamo della foresta. Se diamo per scontato che sia reale, e che sia un buon campione del Movimento, viene fuori che quattro militanti su cinque sono tornati all’ovile. E cioè a sinistra. Lo hanno fatto senza struggimenti e senza sofferenza: semplicemente hanno detto sì al Pd con passione. Il che prova quello che noi diciamo”.
Zaia non ha dubbi. È certo che sia stato ordito un complotto contro Matteo Salvini e il Carroccio. “Ma sì. Salvini ha fatto bene. E tutti i dubbi sul timing della crisi sono spazzati via da questo voto: loro l’accordo con il Pd l’avrebbero fatto”. Il governatore non parla di coerenza di opportunità. “Se io fossi un dirigente stellato, qualche problema me lo porrei”.
di Manlio Fusani