giovedì 5 settembre 2019
Politica e società sono realtà complementari ed è lecito chiedersi se sia la politica a distruggere la società, oppure la società a non sapersi procurare una politica degna. Nel binomio accennato, si è ormai raggiunto il paradosso di ambiziosi incompetenti che governano dei cittadini creduloni convinti d’essere forti e liberi. Ha ragione la Destra, ha ragione la Sinistra, ha ragione il centroqua, il centrolà, l’alto, il basso, i sovranisti, i populisti … hanno ragione tutti, ma intanto l’incapacità della politica di risolvere qualsiasi problema è diventata storia. Le istituzioni politiche sono divenute il più avido esempio di parassitismo e inventano qualsiasi cosa per garantirsi che il popolo le mantenga.
Il voto di scambio, ormai poliedrico nelle sue forme, è la maggiore voce nel bilancio dell’accennato parassitismo e ogni discorso, azione, tono e atteggiamento è ipocritamente volto ad aumentarne gli introiti. Come affermato in altre occasioni, la suggestionabilità è divenuta la condanna a morte dei rapporti popolari con la politica; si è infatti oggetto di facile plagio mentre l’autostima straripa in molti, come indipendente da ogni dote e capacità di ragionare. Dalla povertà ai problemi del lavoro, dall’immigrazione alla malavita, dall’economia strangolata e soffocata alle visionarie strategie per darle ossigeno... dai nuovi razzi da mandare sulla luna agli asini che volano, di qualsiasi cosa si parli o qualsiasi tema si affronti, noi assistiamo ormai da lunghi, anzi lunghissimi decenni agli sproloqui e ai “gorgheggi” di un esercito di quaquaraquà che sono diventati i rappresentanti della politica. Fare spallucce al cospetto di tanta decadenza istituzionale, oppure ostinarsi a difenderla comunque, non è intelligente, tuttavia, esiste una decadenza ancora più grave che non solo determina quella già accennata, ma si “candida” anche ad essere la rovina della futura esistenza.
Vorrei non scrivere dei poemi e non atteggiare frasi altisonanti, dunque, cercherò di esprimermi nel modo più elementare possibile. Dobbiamo rifuggire dai presuntuosi, dagli spocchiosi, da quelli che sanno tutto, dagli “sputa sentenze”, dai docenti a tutti i costi, da chi si dà ragione insultando e offendendo chiunque, dai nati “imparati” e, per come stanno diventando superbi, cinici, egoisti e addirittura dannosi, mi sento perfino di consigliare di rifuggire dai ricchi o perlomeno da certi stupidi ricchi.
Ha vinto la cattiveria, la disonestà, l’avidità, la malavita e l’ipocrisia; come faremo a venire fuori da questa camera a gas che abbiamo in qualche modo edificato con le nostre stesse mani? In questi giorni siamo impensieriti per il nuovo governo; ma non sono decenni che viviamo preoccupazioni del genere? E Salvini? È stato truffato; ha ragione… e via coi soliti fantasmagorici bla, bla, bla; ma Matteo Salvini, a parte gli atteggiamenti criticabili e i toni non poco spocchiosi, non ha sbagliato e anche tradito già facendo il governo coi 5 Stelle?
di Giannantonio Spotorno