giovedì 27 giugno 2019
Giustamente e con orgoglio tutto italiano e non solo lombardo o veneto, sono, insieme a tanti italiani, contentissimo per la straordinaria vittoria contro la Svezia che ha decretato l’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026, affidata a Milano e Cortina d’Ampezzo.
È stata una vittoria nazionale e non come spesso viene definita dagli intellettuali di sinistra una vittoria di Milano e Cortina, con il malcelato riferimento alle potenzialità economiche e organizzative delle due regioni settentrionali, in spregio al resto dell’Italia mortificata ogni giorno che passa dal degrado fisico, sociale e culturale nel quale è precipitata la città più bella e ricca del mondo, Roma, devastata dalla Giunta Raggi e dalle amministrazioni che l’hanno preceduta.
Se Milano e Cortina sono degne di ospitare le Olimpiadi invernali, perché Roma non è stata degna di ospitare le Olimpiadi del 2024? A questa domanda, all’inizio del proprio mandato di primo cittadino della Città Eterna, Virginia Raggi rispose che non c’erano le condizioni economiche e strutturali per ospitare un simile evento, con grave danno per la cittadinanza tutta. Ma dove risiedono le massime Autorità deputate a governare un Paese ricco artisticamente e culturalmente se non a Roma, mentre Giorgetti, il sindaco Sala, ed il Governatore Zaia possono ottenere ciò che vogliono perché risiedono nella Ricca Milano o nella splendida Cortina. La risposta per i radical chic è semplicissima, l’economia del Nord a differenza di quella del centrosud è un’economia solida e seria che non ha bisogno del Reddito di cittadinanza o della Quota 100. Ma io mi chiedo, l’Italia è ancora unita oppure no? Io propendo per questa ultima precisazione se non si provvede urgentemente con i necessari investimenti pubblici, utili per la crescita della occupazione e del Pil, per eliminare le grandi disuguaglianze.
Ma l’altro giorno si è celebrata anche l’ennesima vittoria della Lega, alla quale si è associato per non perdere la faccia il Pd con Beppe Sala, sindaco di Milano. Infine consentitemi di uscire fuori dal tema, ma non del tutto, ponendo in evidenza l’atto eroico del sindaco di Rocca di Papa, splendida cittadina dei Castelli Romani che ha immolato la sua vita per salvare i dipendenti comunali rimasti nel palazzo incendiato. Questo eroico gesto equivale ad una vittoria di un Popolo-Nazione e meritava di essere celebrato in ben altro modo rispetto al ricordo striminzito, frutto di una cronaca giornaliera alla quale siamo da molto tempo abituati. L’assegnazione delle Olimpiadi è solo una vittoria di tutta l’Italia così come l’atto eroico del sindaco di Rocca di Papa è espressione del comportamento di un grande italiano.
di Titta Sgromo