I nodi del governo: Flat tax, Conte e il caso Rixi

mercoledì 29 maggio 2019


Dopo le Europee il governo gialloverde affronta i temi caldi. Dalla Flat tax da 30 miliardi a regime al decreto Sicurezza bis, dalla Tav al caso del viceministro Edoardo Rixi, per il quale domani è prevista la sentenza sulle cosiddette “Spese pazze” in regione Liguria. Si tratta dei punti del rilancio di Matteo Salvini sull’esecutivo dopo il trionfo elettorale. Per la Lega, non ci sono dubbi: “Rixi resta”. Ma i cinque stelle attaccano con Alessandro Di Battista: “I condannati fuori dal governo”. Interviene lo stesso Rixi. “Conte mi chiederà passo indietro? Non so se è il caso, io rispondo a Matteo Salvini, deciderà lui”. Il premier intanto assicura di non sentirsi “commissariato”.

E il leader del Carroccio non perde tempo e detta l’agenda di governo. “Il governo – sostiene – va avanti se tutti fanno la loro parte e rispettano gli impegni presi. Non mi piacciono i giochini di palazzo. O vado avanti con questa squadra o si va alle elezioni”. La minaccia del voto anticipato esclusa dopo le Europee ora rappresenta uno spauracchio per i pentastellati. “Il banco di prova – sostengono fonti vicine a via Bellerio – sarà rappresentato dal prossimo Consiglio ministri, benché nessuno sa quando si farà. Prima dovrebbe esserci il vertice dei leader su cui la nebbia è meno fitta: forse oggi, forse domani”.

 


di Mino Tebaldi