Faziosità isterica

giovedì 9 maggio 2019


È molto raro che io mi trovi in sintonia con il pur bravo Marcello Veneziani, tuttavia questa volta ne condivido in toto il giudizio lapidario espresso su Twitter in merito alla puntata di mercoledì scorso di Otto e Mezzo, dedicata interamente a Matteo Salvini, con la conduttrice Lilli Gruber e Alessandro De Angelis nel ruolo di insopportabili inquisitori.

“Fa vomitare la faziosità isterica della Gruber e della sua spalla nei confronti di Salvini. Riesce a rendere simpatico Salvini anche a chi non ne aveva per lui”.

Credo che meglio di così non si possa definire l’assurdo teatrino andato in onda su La7, in cui i due summenzionati giornalisti hanno espresso una evidente ostilità preconcetta nei confronti del ministro dell’Interno. Una ostilità chiaramente derivante da una certa, presunta contiguità culturale tra Salvini e il fascismo.

E anziché incalzare il leader della Lega sulle questioni più rilevanti di natura economica e finanziaria, vero elemento fragile di chi in questo momento si trova alla guida del Paese, la conduttrice ha dedicato metà del tempo a redarguire il malcapitato Salvini per una sua altrettanto presunta mancanza di educazione. Ma in un simile frangente, occorre riconoscerlo, il capo del Carroccio ha dato prova di grande savoir-faire, porgendo più volte l’altra guancia ad una imbufalita Gruber.

È stato uno spettacolo televisivo a dir poco indecente che andrebbe fatto rivedere a scopo didattico in tutte le scuole di giornalismo, in modo da spiegare con un tale ausilio la differenza tra vera informazione e inquisizione ideologica mascherata.


di Claudio Romiti