giovedì 4 aprile 2019
Il monito di Arturo Diaconale è stato preso come spunto per un’interrogazione parlamentare. Proprio così. A distanza di poche ore dalla pubblicazione dell’editoriale del direttore de L’Opinione, dal titolo “L’intelligence segreta dei grillini ed il dovere di Salvini”, è stata presentata una un’interrogazione al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. L’hanno firmata due deputati del Pd, Alessia Morani e Enrico Borghi. Solo una coincidenza? Francamente, è lecito più di un dubbio.
“Esistono strutture segrete, finanziate occultamente, con una precisa regia, facenti riferimento si 5 Stelle?”, si chiedono i dem. “Il 3 aprile – ricordano – attraverso il Corriere della Sera il ministro dell’Economia ha lamentato attacchi e minacce nei suoi confronti, alludendo in maniera abbastanza esplicita a conflitti presenti all’interno della maggioranza ed in particolare da parte di uno dei due partiti che sostengono l’esecutivo. Nella stessa data a fronte della gravità della portata delle dichiarazioni del ministro dell’Economia il gruppo parlamentare del Pd ha chiesto che il governo riferisse alla Camera dei deputati. La richiesta è rimasta inascoltata. Oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, in un articolo riportato sempre dal Corriere della Sera avrebbe dichiarato come da virgolettato ‘Loro hanno dei dossier su tutti, anche su di noi’, facendo riferimento a una attività di dossieraggio da parte di un partito di governo”.
Morani e Borghi sottolineano, “sempre nella stessa edizione del quotidiano nella pagina successiva un altro sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Stefano Buffagni, afferma, come riportato con virgolettato, facendo riferimento alla vicenda del ministro dell’Economia che: ‘Certe brutte cose non sono uscite dall’intelligence del Movimento’. Si tratta di affermazioni gravissime che non solo rendono plastico il clima di tensione all’interno della compagine di governo ma inducono a una seria riflessione sulla portata della vicenda che sembrerebbe far emergere la presenza di strutture opache che potrebbero tenere sotto ricatto parlamentari, alti funzionari, esponenti di governo con tutto ciò che questo comporta”.
Per Morani e Borghi, “è dunque indispensabile che il presidente del Consiglio faccia chiarezza per la trasparenza nei confronti degli italiani e delle istituzioni a garanzia del loro corretto funzionamento democratico”.
di Mino Tebaldi