venerdì 29 marzo 2019
Giuseppe Conte sostiene oggi che la maggioranza sia pronta a votare le norme sul “revenge porn”. Eppure, ieri si è registrata una bagarre alla Camera proprio durante l’esame del ddl “Codice rosso” sulla violenza di genere. Dopo il “no” all’emendamento sul “revenge porn”, le deputate dei partiti di opposizione si sono disposte al centro dell’emiciclo di Montecitorio urlando “onestà”. Un gruppo di deputate di Forza Italia, guidate da Stefania Prestigiacomo, ha tentato un “assalto” ai banchi del governo ed è stato bloccato dai commessi. Dopodiché, la seduta è stata sospesa.
“La settimana prossima – scrive il premier su Facebook – il Parlamento sarà chiamato a votare le norme sul ‘revenge porn’. Si tratta di quelle condotte indegne che offendono la dignità della persona, il più delle volte donna, e violano le più elementari regole di convivenza civile. Alcune forze di opposizione hanno già presentato un testo. Anche le forze di maggioranza e il governo sono pronti: sarebbe importante che queste norme fossero votate subito, da tutti i parlamentari di maggioranza e opposizione. Una battaglia di civiltà deve trovarci tutti uniti”.
Anche Matteo Salvini è convinto che “la legge sul ‘revenge porn’ sarà approvata”. Lo ha detto il ministro dell’Interno al suo arrivo a un incontro in Prefettura a Milano col prefetto Renato Saccone. “Perché non dovremmo votarla?”, ha detto ai giornalisti. Secondo il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, “è necessaria una legge che affronti il tema a 360 gradi, non solo dal lato delle pene. Se però martedì possiamo inserire un primo tassello, diamo un segnale forte su un argomento importante”. Bonafede, che dà il suo via libera all’emendamento, sostiene che si sta “provando a fare un testo per andare incontro alle esigenze di tutte le forze politiche la nostra convinzione è che serva un disegno di legge organico ma abbiamo riflettuto e forse è il caso di dare un segnale importante”.
di M.T.