C’è poco da illudersi, è tutto uguale

martedì 19 febbraio 2019


Non s’illuda Matteo Salvini, innanzitutto perché c’è il passaggio in giunta, e poi perché il 60 a 40 è stato un caso legato ai mille disservizi della piattaforma Rousseau. Del resto il solo fatto di essere giudicato da un clic sul computer e da una piattaforma strumentale dovrebbe suscitare i brividi a prescindere.

Insomma, nulla è cambiato, anzi se possibile andrà peggio, perché dopo il risultato della Rete c’è da aspettarsi guerriglia e rappresaglie fra i figliocci del capocomico. I grillini, sia chiaro, restano forcaioli, quello di ieri è stato un incidente di percorso e l’unico risultato, purtroppo, è la costituzione di un precedente pericolosissimo per la democrazia e basta.

Ecco perché Salvini tutto dovrebbe fuorché essere tranquillo, qui ci si gioca lo stato di diritto, caro ministro, altro che serenità, serve allerta eccome. Insomma, viene da chiedersi se in questo Paese ci sia qualcuno in grado di rendersi conto del pericolo e dei rischi che questo Governo sta generando, a partire dallo sgretolamento della democrazia rappresentativa.

Per farla breve, c’è qualcuno che percepisca l’avanzamento ulteriore di una magistratura sempre più padrona della vita politica? C’è qualcuno che si renda conto di Rousseau? Del no alla Tav? E dell’eventuale sì ad una autonomia divisiva e discriminante? Infine, c’è qualcuno che abbia capito la portata del buco economico, creato da una finanziaria demenziale che in primavera costringerà a trasfusioni sesquipedali? Qualcuno che si renda conto della rischiosità dei provvedimenti in via d’approvazione? È mai possibile che l’Italia sia condannata da apprendisti stregoni, che imparano politica e mestiere sulla pelle di tutti e sul futuro del Paese senza che qualcuno dica basta?

Qualcuno insomma che intuisca quanto abbia fatto male a lasciare il passo, ad una alleanza pericolosa, perniciosa, ad una sommatoria di contraddizioni, in un momento tanto delicato dell’Italia? Da una parte il popolo leghista che tutto aveva votato tranne che i termini del contratto, dall’altra quello giustizialista dei grillini, una comitiva di ignoranti, sulle materie di governo e su tanto d’altro. Ecco perché invitiamo gli “amici” di Salvini a farlo riflettere anziché gioire, a farlo pensare non solo alla crescita elettorale, ma ai guai che si ritroverà a gestire, quando i nodi arriveranno al pettine, e dovrà fare delle scelte. Del resto l’Italia è cresciuta storta per questo, perché i cattocomunisti, la Dc ed il Pci hanno solo pensato ai voti piuttosto che al futuro, ecco perché tutto è rovinato, dal debito alla previdenza, allo statalismo al fisco, dal sud ai carrozzoni pubblici. Insomma, hanno governato per opportunismo, ipocrisia, clientelismo, finanza allegra, poltronismo, assistenzialismo, finito il boom economico è iniziato lo sfascio cattocomunista, questa è la storia.

Caro Salvini, non s’illuda del risultato web, della cifra elettorale, anche Dc e Pci viaggiavano tra 30 e il 40 per cento, pensi al futuro del Paese, allo sviluppo del sud, a ridurre al minimo lo Stato, alle tasse, ci pensi bene, cambierà idea, almeno speriamo…


di Alfredo Mosca