martedì 29 gennaio 2019
L’Italia si ritira dal territorio afgano. Ma è giallo tra il ministero della Difesa e la Farnesina. Secondo quanto riferiscono fonti di Via Venti Settembre, “il ministro Trenta ha dato disposizioni al Coi (Comando operativo di vertice interforze) di valutare l’avvio di una pianificazione per il ritiro del contingente italiano in Afghanistan. L’orizzonte temporale potrebbe essere quello di 12 mesi”. Esultano i pentastellati. In una nota, i parlamentari grillini nelle commissioni Esteri al Senato e alla Camera dei deputati sostengono che “la decisione del ministro della Difesa Elisabetta Trenta di affidare al Coi la pianificazione per il ritiro del nostro contingente in Afghanistan è molto positiva. La pianificazione dovrebbe coprire circa 12 mesi. In questo modo si potrà analizzare la posizione dell’Italia nell’orizzonte più ampio delle varie missioni internazionali in cui il nostro Paese è impegnato”. “Facciamo quel che serve – commentano fonti vicine alla Lega – per riportare pace e stabilità. Al momento nessuna decisione è stata presa ma solo una valutazione da parte del ministro per competenza”.
Ma la Farnesina conferma, attraverso una nota, di non essere mai stata messa al corrente delle intenzioni del ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Ieri, in seguito alle notizie sugli sviluppi positivi dei negoziati di pace tra Stati Uniti e talebani, dalla Difesa italiana era stato comunicato che piani per porre termine alla missione italiana, 900 militari di stanza soprattutto a Herat, erano stati predisposti, con la possibilità di un ritiro entro dodici mesi. Già ieri il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi aveva fatto sapere che “l’iniziativa della ministra Trenta non era stata presa in coordinamento con la Farnesina”.
di Lia Faldini