M5s festeggia il reddito di cittadinanza

martedì 22 gennaio 2019


Ancora una festa pentastellata. Il Movimento celebra al Rome Life Hotel l’approvazione del reddito di cittadinanza e di quota 100. All’incontro intitolato “Nessuno rimarrà più indietro” partecipano anche la sindaca di Roma Virginia Raggi e Lino Banfi. L’attore riceve la nomina di rappresentante per l’Italia nella commissione italiana per l’Unesco.  “Con il reddito di cittadinanza – sostiene dal palco dice il vicepremier Luigi Di Maio dal palco – se mai ci sarà la recessione, noi metteremo in sicurezza le fasce più deboli, non faremo come gli altri”. “Alle fine le carte ci sono, sono pronte – sottolinea Di Maio – sono quelle che andranno a ricevere i destinatari del reddito di cittadinanza agli sportelli delle poste. La card sembra una normale poste pay ma è evoluta. Tutta la procedura potrà essere online, altrimenti si può avviare presso uno sportello postale”. Di Maio assicura che la platea del reddito di cittadinanza sia “fatta per la stragrande maggioranza, e io ci credo fermamente, di persone perbene. Si parla sempre di furbi, ma se sono così scaltri perché si trovano ancora in difficoltà? Ci sarà sicuramente qualcuno che proverà a fare il furbo. Ma abbiamo incrociato le banche dati”. Il leader grillino parla anche della pensione di cittadinanza. “Si tratta di 500mila nonni italiani a cui miglioreremo le condizioni di vita”, conclude Di Maio.

“Il pensiero va a mio padre – sostiene Davide Casaleggio, figlio del fondatore del M5s, Gianroberto – questa era una sua idea forte, ringrazio gli attivisti in marcia per avere questa misura e i parlamentari che si sono battuti, i ministri che sono in prima linea in questa battaglia. Ringrazio Luigi che è riuscito a mettere al centro questo tema nei primi mesi della legislatura”. Beppe Grillo si collega via Skype. Il premier Giuseppe Conte interviene in sala. “Non ci parlate di assistenzialismo – sostiene – non è questa la riforma che abbiamo concepito. Rafforziamo l’investimento di fiducia dei cittadini nelle proprie istituzioni. È un modello di Stato nel quale i cittadini possono riscrivere il proprio futuro. Mi sono presentato come avvocato del popolo, oggi come garante di questo nuovo patto sociale e vigilerò affinché non sia deturpato da furbizie o abusi”.


di Redazione