“La Repubblica transitoria” di Guzzetta

venerdì 7 dicembre 2018


Lunedì 10 dicembre si terrà a Milano la presentazione del nuovo libro di Giovanni Guzzetta: “La Repubblica transitoria. La maledizione dell’anomalia italiana che fa comodo a tanti” (Rubbettino, 2018).

L’incontro, organizzato dall’Istituto Bruno Leoni, si svolgerà presso la sede di Milano dell’Ibl (Piazza Castello, 23), con inizio alle ore 18. Insieme all’autore interverranno Luigi Marco Bassani (professore ordinario di storia delle dottrine politiche all’Università degli studi di Milano), Oscar Giannino (giornalista radiofonico di Radio 24 ed editorialista dei quotidiani “Il Mattino” e “Il Messaggero”) e Antonio Pilati (saggista e membro del comitato scientifico della Fondazione Magna Carta).

A differenza delle grandi democrazie consolidate, l’Italia, in tutta la sua storia repubblicana, è stata segnata da una fondamentale anomalia istituzionale. Accanto alla fisiologica lotta politica tra i partiti, è stato sempre evidente che le regole del gioco, la cornice in cui si svolgeva la partita, non fossero stabilizzate una volta per tutte, ma che gli assetti politico-istituzionali fossero connotati da una intrinseca provvisorietà. Il libro di Giovanni Guzzetta (professore ordinario di istituzioni di Diritto pubblico all’Università di Roma Tor Vergata) analizza proprio tale aspetto, mettendo in evidenza i caratteri di questa “Repubblica transitoria”, l’influenza che essa ha avuto sui comportamenti delle forze politiche e sulle scelte fondamentali.

Oggi, in un contesto interno e internazionale incerto, il bivio che l’Italia ha davanti si presenta in termini particolarmente drammatici. Può continuare a ritenersi una Repubblica transitoria, segnata da anomalie ed episodici slanci velleitari, razionalizzando l’esistente della costituzione parallela che si è imposta, oppure assumersi la responsabilità di essere una Repubblica adulta e definire un assetto politico-istituzionale coerente con i modelli più consolidati delle democrazie avanzate in grado di affrontare, con strumenti finalmente adeguati, le immani sfide che ci attendono.


di Redazione