L’Italia faccia da sponda europea per Trump

lunedì 29 ottobre 2018


L’Italia è una forza economica. Abbiamo un surplus commerciale degno di nota ed un elevato risparmio su cui dormire sonni tranquilli. Il tutto dentro un mare di inefficienza politica fallimentare. Abbiamo trascorso, in Italia, cinque anni di mal governi non eletti che hanno aumentato sine libitum il debito, implementato l’assistenzialismo deleterio e mai detassato alcunché. E ancora adesso la politica attuale del governo è debole a detassazione stimolativa ed a contrazione della spesa pubblica improduttiva in modo da garantire la crescita. Per non parlare dell’aberrazione del reddito assistenziale, cosiddetto di cittadinanza, che va fatto pagare alla sinistra che è causa dell’attuale scempio.

Gli Stati Uniti sostengono l’Italia nel suo percorso e riemersione politica ed economica in Europa e nel mondo. A livello geopolitico gli Stati Uniti e Donald Trump necessitano di una stampella in Europa. Venuto meno il Regno Unito con Brexit, è l’Italia, o meglio è stato individuato il nostro Paese quale sponda e perno utile tramite cui stigmatizzare e contrastare la forte divergenza atlantica di Germania e Francia. La Francia, infatti, oggi, volutamente e con dolo, non a caso pressa l’Italia in modo da indebolirci economicamente per comprare il nostro Paese a basso prezzo e soprattutto in modo di impedirci di fare da sponda degli Stati Uniti in Europa. La Germania, avendo ad oggi ha già lucrato il lucrabile nell’Europa da essa stessa “germanizzata”, attualmente è alla finestra, tentando in maniera confusa e scriteriata, senza faccia e vergogna, di riprendere le fila di un qualche aggancio con il Bel Paese.   Ciò anche perché, dopo essersi buttata a commerciare di nascosto con la Russia dietro le sanzioni europee e contro l’Europa, ha compreso che tra Vladimir Putin e Trump vi è accordo e che quindi essersi buttati a peso morto dalla parte russa le sta facendo fare la parte che merita, squalificata economicamente e geo-economicamente sia verso l’Europa che con Trump. Quest’ultimo, appena eletto alla presidenza degli Stati Uniti, ha chiaramente “bacchettato” duro la Germania, che oggi è rattrappita e non ha alcun potere o anche solo l’intenzione di muoversi prima di avere chiaro permesso da parte della politica estera americana e di Trump in persona.

Gli Stati Uniti stanno oggi aiutando ed appoggiando fortemente l’Italia, economicamente, politicamente, anche mediaticamente. Messe a tacere le agenzie di rating, anche a Mario Draghi ed alla Bce è stato raccomandato ed è giunta voce di proseguire l’operazione di sostegno economico. Questi ha infatti rinnovato i quattrocento miliardi di titoli di debito anche oltre la fine dell’operazione in chiusura di Quantitative easing, con effetti sullo spread e, per quanto riguarda l’Italia, sulle banche, protette così dal rischio recessivo dell’economia italiana. Detto in parole povere, l’Europa franco tedesca ci ha aggrediti e stava aggredendo per “divorarci” tale e quale alla Grecia ma Trump (e grazie agli americani che hanno eletto Trump e non Clinton, e prima Obama) sta riuscendo a lavorare e sta lavorando per noi, per l’Italia, lavorando ai fianchi financo la Bce, in nostro favore.  Se l’attuale governo, in attesa di una auspicata riqualificazione della maggioranza alle prossime elezioni in Italia, riuscisse a porre in essere qualche manovra economica espansiva, di qualsiasi genere, non farebbe che assecondare meglio il movimento trumpiano ed europeo in nostro favore economico e vantaggio geopolitico.


di Francesca Romana Fantetti