venerdì 26 ottobre 2018
Mario Draghi invita al dialogo con l’Europa ma Paolo Savona lo “censura”. Il presidente della Banca centrale ha sempre manifestato preoccupazione sull’atteggiamento del governo gialloverde rispetto alle raccomandazioni dell’Unione Europea sulla manovra italiana. Secondo il ministro per gli Affari europei, Draghi ha mostrato un’eccesiva prudenza nel confronto Italia-UE. Savona sostiene, con grande fermezza, la “linea dura” dell’esecutivo grillo-leghista. “Non c’è alcun dubbio – sostiene – l’esecutivo rimanderà la legge di Bilancio tale e quale a Bruxelles, nonostante la bocciatura”. E a proposito di Draghi, il ministro ha replicato sostenendo che “ognuno si assuma le proprie responsabilità”. Per Savona, infatti, dovrebbe essere la Bce “a calmierare lo spread”.
Il ministro ha detto la sua anche sul condono fiscale, previsto dalla manovra. “Perché non dovremmo farlo? – s’interroga retoricamente – È una redistribuzione del reddito dai ricchi ai poveri”. Secondo Savona, “la vera scommessa è che l’Italia, dopo aver fatto una serie di leggi che vincolano gli investimenti, deve uscire da questa situazione. La manovra presentata contiene un impegno politico in questo senso. Noi stiamo vivendo al di sotto delle risorse e per gli investimenti ci sono più risorse di quanto scritto nella manovra”.
di Mino Tebaldi