Manovra, Salvini e Di Maio: “Andiamo avanti”

mercoledì 24 ottobre 2018


Matteo Salvini e Di Maio non arretrano. Il vicepremier leghista conferma l’intenzione del governo di andare avanti sulla manovra bocciata dall’Unione Europea. Il ministro dell’Interno interviene sulla questione più importante, a margine della sua visita a Bucarest. “Non stanno attaccando un governo – sostiene – ma un popolo. Sono cose che fanno irritare ancora di più gli italiani e poi qualcuno si lamenta che l’Unione Europea è al minimo della popolarità. Spero che non sia così, altri Paesi hanno fatto di peggio. Ma se sarà così noi andremo avanti, io non tolgo un euro per i giovani, per cancellare la Fornero, per i disabili”. Secondo Salvini, “se leggeranno i numeri con obiettività smetteranno di mandare lettere”.

Dice la sua anche l’altro vicepremier, Luigi Di Maio. “Sappiamo – posta su Facebook – di essere l’ultimo argine per la salvaguardia dei diritti sociali degli italiani. E per questo non vi deluderemo. Sappiamo che, se dovessimo arrenderci, farebbero velocemente ritorno gli “esperti” pro banche e pro austerity. E quindi non ci arrenderemo. Sappiamo che stiamo percorrendo la strada giusta. E perciò non ci fermeremo”. Per il capo pentastellato, “dobbiamo vincere la paura. L’unica cosa di cui dobbiamo avere paura in questo momento è proprio la paura. L’andamento dello spread in questi giorni dimostra che i mercati vogliono molto più bene all’Italia di alti commissari europei”. Secondo Di Maio, “avremo delle settimane di forte interlocuzione con la Commissione europea ma sono sicuro che sia i mercati sia l’Unione europea apprezzeranno che il governo creda in quello che fa”.

Roberto Fico fa parte dell’ala dialogante del Movimento con l’Ue. Il presidente della Camera risponde alle domande dei cronisti al termine di un convegno a Montecitorio. “Ci sarà una interlocuzione secondo me costante – avverte – tra il governo e la Commissione europea. Non mi sembra ci siano dinamiche dell’uno contro l’altro, ma dinamiche di spiegazione degli interessi italiani e dell’Europa”.

Ma cosa rischia realmente l’Italia dopo la bocciatura della manovra? Indubbiamente, la Commissione Europea dovrebbe stilare un nuovo rapporto sull’evoluzione del debito. A quel punto, invierebbe una raccomandazione al Consiglio europeo per l’apertura della procedura per debito eccessivo. Così il nostro Paese potrebbe aggiustare la manovra entro sei mesi. Davanti al muro del governo gialloverde scatterebbero delle sanzioni economiche. L’Europa potrebbe obbligarci a fornire informazioni prima dell’emissione di titoli di Stato. L’Italia diventerebbe, di fatto, uno Stato commissariato dall’UE.


di Redazione