Moscovici contro i populismi europei

giovedì 4 ottobre 2018


Il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici, in un’intervista al quotidiano Le Monde, ha annunciato che non si candiderà alle prossime elezione europee con il Partito socialista francese. E spiega le proprie ragioni: “C’è una sfida esistenziale a cui deve far fronte l’Europa. Per la prima volta nella storia, la sua esistenza è minacciata: può implodere o essere sovvertita da responsabili di estrema destra. In un momento simile - ha aggiunto - bisogna promuovere l’unità di un’Europa potente, più integrata. Non è il momento di indietreggiare o tergiversare”. 

Ed insiste: “L’Europa è a un bivio: se non facciamo niente, gli Orban, i Salvini, i Kaczyinski, i Le Pen disegneranno un’Europa dove la giustizia e la stampa saranno sotto controllo, gli stranieri stigmatizzati, le minoranze minacciate. Populisti per gli uni, nazionalisti per gli altri, tutti questi leader di estrema destra sono per me i nemici delle democrazie aperte e liberali che abbiamo costruito dal 1945 per garantire la pace”.

Moscovici non risparmia nessuno: “Si ha la sensazione che a vincere siano sempre gli stessi, quelli del nord, e a perdere quelli del sud. Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono figli delle diseguaglianze e delle divergenze, il che non giustifica i loro eccessi. Nella zona euro bisogna ricostruire convergenza, abbiamo bisogno di uno strumento di politica economica dinamico e redistributivo” invocando la costruzione di “un blocco solido di forze di sinistra pro-europee e progressiste in Europa. Ad un’Europa populista bisogna opporre un’Europa popolare, con più trasparenza democratica, in particolare, all’Eurogruppo: decidere del destino della Grecia a porte chiuse, lo dico, è uno scandalo democratico”.

Nonostante le sue idee chiare, però, il commissario europeo non ha alcuna intenzione di candidarsi alle prossime europee.


di Redazione