Tav, Toninelli: “Va ridiscussa integralmente”

martedì 7 agosto 2018


È ancora bagarre nel governo sulle grandi opere. Per il terzo giorno consecutivo va in scena il botta e risposta tra i due protagonisti della coalizione gialloverde. Con il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, che avverte: “L’unica grande opera che è stata inserita nel contratto di governo è la Tav, il treno ad alta velocità Torino-Lione: chi dice che è un’opera buona o cattiva non sta rispettando il contratto di governo, perché lì c’è scritto che va ridiscussa integralmente in base agli accordi tra Italia e Francia ed il sottoscritto sta facendo proprio questo”.

Insomma, rivendica la competenza sulla partita e sottolinea che la totale ridiscussione era prevista nel contratto. Ma non basta. Toninelli evoca il ricorso al referendum: “Prima le grandi opere cadevano tutte dall’alto perché portavano vantaggi a tutta la politica. Ora, prima di essere ipotizzate, dovranno interessare la gente con consultazioni popolari. Se non sono necessarie perché ci sono alternative o sono costose, ci fermeremo prima”.

Anche Luigi Di Maio ha parlato di Tav: “Sono estremamente fiducioso che Lega e M5S troveranno un’intesa sulle grandi opere. Io e Salvini ci capiamo al volo, la Lega è sempre stata leale, noi non abbiamo pregiudizi sulle infrastrutture”.

Dopo questo tentativo di mediazione ha però affondato i colpi ricordando che “si tratta di spendere 10 miliardi per andare da Torino a Lione in un paese in cui spesso i cittadini non hanno autobus, strade e metro nelle periferie”.

Matteo Salvini ha cercato di addolcire la pillola: “I 5 Stelle sono gente affidabile”. Poi: “Su qualche cosa però dobbiamo metterci d’accordo. Le infrastrutture servono, servono strade più belle e infrastrutture nuove, io voglio andare avanti”.


di Redazione