mercoledì 1 agosto 2018
La commissione di Vigilanza Rai sconfessa, come era chiaro, la decisione presa dal cda di Viale Mazzini. Bocciata la nomina di Marcello Foa a presidente. Sono stati 22 i pareri favorevoli e una scheda bianca. Per il via libera serviva una maggioranza dei due terzi, cioè 27 voti su 40 componenti della commissione.
Partito Democratico, Liberi e Uguali e Forza Italia, pur presenti, non hanno partecipato al voto. Unica eccezione il forzista Alberto Barachini che è presidente della commissione e ha votato, presumibilmente scheda bianca. Sarebbe risultato assente un parlamentare del Movimento 5 Stelle. A questo punto la nomina di Foa non è efficace. La legge prevede infatti il parere vincolante della Vigilanza, a maggioranza di due terzi (quindi 27 voti su 40), per la ratifica definitiva.
Il giornalista potrà comunque guidare provvisoriamente il cda in quanto consigliere anziano. E poco dopo la bocciatura in Vigilanza arriva la reazione del candidato: “Prendo atto con rispetto della decisione della commissione di Vigilanza della Rai. Come noto, non ho chiesto alcun incarico nel consiglio che mi è stato proposto dall’azionista. Non posso, pertanto, che mettermi a sua disposizione invitandolo a indicarmi quali siano i passi più opportuni da intraprendere nell’interesse della Rai”.
Le reazioni della maggioranza non si fanno attendere. “Si è ricostruito il partito del Nazareno”: questo il commento di Francesco D’Uva, capogruppo del M5S alla Camera dei deputati. Ancora: “Forza Italia e Pd si sono schierati contro Marcello Foa: dal Pd te lo aspetti, ma da Forza Italia? È un colpo basso alla Lega”.
E proprio i capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, affidano la loro posizione ad una nota congiunta: “Siamo dispiaciuti dell’asse Pd-Fi. Cercano di fermare il cambiamento, sia del Paese che della Rai”.
di Redazione