mercoledì 27 giugno 2018
La nave della ong Lifeline ha ricevuto il permesso per entrare in acque maltesi, e cercare riparo dalle cattive condizioni meteo. “Finalmente” penseranno in molti. E in effetti con questa ultima decisione si chiuderebbe l’ultima questione immigrazione esplosa in Europa in settimana.
Le novità arrivano direttamente dall’account Twitter della ong. Ancora all’alba, in attesa di un accordo sulla distribuzione dei migranti, dalla nave era partito un ultimo disperato appello alle autorità maltesi. “Fateci entrare in porto o fateci almeno riparare dal vento e dalle onde. C’è gente a bordo che ha bisogno di cure intensive. In tre sono già stati portati in ospedale”, la richiesta lanciata alle prime ore del mattino dal capitano Carl Peter Reisch.
Poi, come se non bastasse, nel discorso si è inserito, opponendosi, il ministro tedesco Horst Seehofer. Insomma dopo l’incontro segreto a Roma tra Giuseppe Conte e Emmanuel Macron per lo sblocco del caso Lifeline è arrivato l’alt della Germania.
In tarda mattinata la vicenda sembra però avviarsi a conclusione. E l’attracco sembra ormai a un passo. Intanto ieri si è verificato un lungo colloquio informale tra il presidente del Consiglio italiano con il presidente francese. I due, secondo quanto confermano fonti governative, si sono incontrati a Casina Valadier a Roma e al centro del faccia a faccia c’è stato il nodo dei migranti a pochi giorni dal Consiglio europeo di Bruxelles.
Il presidente Macron si trovava a Roma insieme alla moglie Brigitte per una visita ufficiale in Vaticano. E, oggi, in una conferenza stampa il presidente della Francia ha confermato l’incontro con Conte. “È stato un colloquio proficuo sui migranti ed eurozona. Non abbiamo parlato di politica italiana. Il tema delle migrazioni riguarda tutti. È stato uno scambio proficuo e interessante su come rispondere nella maniera più efficace possibile alla questione dei flussi”, ha detto poi Macron tornando sull’incontro di ieri sera.
“Nessuno può dire che la Francia è egoista”, ha aggiunto sottolineando che il suo Paese è da inizio anno il secondo in Europa per domande d’asilo. “Oggi - ha aggiunto in conferenza stampa - non c’è una crisi migratoria. C’è una crisi politica interna all’Europa dovuta ai movimenti secondari dei migranti che si spostano dai Paesi di primo arrivo”.
di Redazione