Il Lucifero mainstream

mercoledì 27 giugno 2018


Il “politicamente scorretto” è un crimine? Certamente sì, in questo clima assoluto da Santa Inquisizione dominato da quel pensiero unico mainstream che ha contribuito a far cadere in disgrazia tutte le leadership socialdemocratiche dell’Occidente, dando luogo a fenomeni popolari di rigetto come il trumpismo, il populismo e il sovranismo. Tuttavia, a ben guardare, questa moda intellettuale rappresenta soltanto un atto di suprema vigliaccheria, che trova comodo addirittura censurare gli istituti democratici dell’Occidente che non fanno mai abbastanza per i profughi, ignorando del tutto di converso la triste sorte delle innumerevoli vittime di tirannia e soprusi che restano irrimediabilmente intrappolate nelle loro prigioni nazionali costituite da stati artificiali, voluti e creati sulla carta dalle ex potenze coloniali. Complici di questi misfatti si sono rivelate sorprendentemente anche le principali istituzioni religiose. Molte di queste ultime, infatti, sono di fatto ricchissime e hanno una rete di presidi territoriali diffusi e inutilizzati, a causa dell’assenza di vocazioni e della scarsa presenza di religiosi in attività. A quanto ammonta oggi la potenziale, relativa recettività? Mistero. E perché alcuni, in quanto Stato, non si fanno carico di centinaia di migliaia di richiedenti asilo?

Quanti dei loro operatori volontari potrebbero curarsi dei profughi che arrivano a milioni e che per condizioni di bisogno sono “esattamente” equiparabili alle persone assistite in Africa centrale da migliaia di missionari? Bisognerebbe, come dire, spostare quelle risorse in abito talare e laiche sui fronti attuali d’attacco e di crisi, anziché tenerle nella riserva, affinché diano il necessario sostegno alla formazione di base e avanzata dei profughi (come accadeva per i giovani ospitati nei seminari) in modo da favorirne l’integrazione sociale. La realtà e la logica suggerirebbero di mettere fine al più presto al mantra dell’accoglienza senza barriere e muri che scambia gli effetti per le cause. Faccio qualche esempio. La libertà di culto dei cristiani fu affidata alle armi di Costantino e la riconquista (fallita) dei luoghi santi alle armate cristiane d’Europa. Non è, forse, ogni singolo perseguitato un “luogo santo” umanamente parlando? Quindi, come il “politicamente corretto” pensa di affrontare le cause profonde di queste crisi tutte endogene all’Africa post coloniale e alle sue leadership incapaci e sanguinarie, degne di altrettante Norimberga per il carattere genocidiario che ne contraddistingue i comportamenti, citando a mo’ d’esempio Eritrea e Somalia?

Decine di milioni di poveri cristi vittime di martirio in terra loro chi li libererà? Non di certo i sermoni della domenica, quanto piuttosto operazioni di polizia internazionale sullo stile delle crociate. Mi candido, pertanto, a portavoce nazionale del Pps (Partito politicamente scorretto), per mettere fine al genocidio intellettuale voluto dal politicamente corretto intollerante verso le vittime di delinquenti e negrieri di ogni risma. Si tollera ogni tipo depravazione (vedi il mare di pornografia free online) tranne la cattiveria malmostosa via social di chi ne ha abbastanza di sentirsi raccontare le favole della tolleranza! Per far rinascere le terre africane, molto più delle preghiere servono la tecnologia e le risorse occidentali in modo da mettere fine alle attuali, imponenti correnti migratorie di persone disperate che fuggono fame, carestia e le atrocità di milizie tribali che nessuno disarma e mette fuori legge. Nella storia dell’uomo la giustizia divina si è manifestata attraverso la spada di chi si è eretto a difesa dei giusti, dei più deboli e dei perseguitati. Liberiamo l’Africa, innanzitutto, dal buonismo marcio che la condanna all’emarginazione e all’estinzione delle sue civiltà!


di Maurizio Guaitoli