mercoledì 23 maggio 2018
Avviso (neppure troppo velato) di Confindustria alla coalizione "gialloverde" che si appresta a governare l'Italia: il "contratto" firmato dalle forze della nuova maggioranza così proprio non va. Lo dice chiaramente il presidente degli industriali, Vincenzo Boccia, all'Assemblea annuale della sua associazione. Dall'Ilva alla Tav alle pensioni, dal jobs act alla critica del populismo, con ferme indicazioni sulla "strada europea" da percorrere. "Non è affatto chiaro - ha detto Boccia - dove si recupereranno le risorse per realizzare i tanti obiettivi e promesse elettorali". "Bisogna cambiare senza distruggere", avverte il leader di Confindustria, che chiede di puntare sulla "vera questione nazionale" (quella industriale), sul lavoro, sull'Europa, e - soprattutto - di non fare passi indietro su riforme e infrastrutture. "Non ci può essere una politica forte senza economia forte", dice Boccia. Anzi, "se la politica pensa di essere forte creando le condizioni per indebolire l'economia lavora contro se stessa".
Per il presidente di Confindustra, l'Italia "deve far sentire la sua voce a Bruxelles" e "difendere i propri interessi", ma per farlo "diciamo forte e chiaro che c'è un aspetto sul quale non arretriamo e rivendichiamo una posizione di parte: si tratta dell'Europa". Così come sull'euro. Dunque, l'Italia "deve sentirsi a pieno titolo parte del gruppo di testa di questa Europa, che va cambiata, sì, ma dal di dentro". Boccia, insomma, chiede di non fare dietrofront su "scelte strategiche" e chiede di andare avanti sulla Tav e di non chiudere l'Ilva. Ma anche di porre "meno enfasi sulle pensioni e più sul lavoro, che acquista una centralità assoluta" con l'obiettivo di "ricucire lo strappo intergenerazionale, spostando l'attenzione oggi troppo rivolta alle pensioni". Il 'reddito', poi, è meglio se lo si guadagna: "il lavoro abbassa il bisogno di garantire chi un reddito non riesce a procurarselo".
Dopo l'iniziale "luna di miele" con il Movimento 5 Stelle, insomma, dalle parti di Confindustria qualcosa sembra essere cambiato.
di Redazione