Senza pregiudizi

mercoledì 2 maggio 2018


Caro Matteo Salvini, sull’eventuale incarico tutto bene madama la marchesa, ma sul veto agli altri, tranne che ai grillini, non ci siamo.

Lei, infatti, dovrebbe spiegarci la ragione per la quale i pentastellati sarebbero più affidabili, capaci e degni di fiducia come soci di governo. Non potrà, caro Matteo, pensare di convincerci solo col risultato elettorale, perché capisce bene che non basta. Del resto, cosa avrebbe fatto se il trentadue per cento lo avesse preso Laura Boldrini? Si sarebbe alleato con l’ex presidente della Camera? Ovviamente no.

Ecco perché non basta l’esito del voto, c’è dell’altro e questo altro è la sua ossessione per Matteo Renzi e per l’inciucio del Nazareno. Bene, ammesso e non concesso che sia così, capirà Salvini che rinunciare a governare il Paese attuando il programma di centrodestra solo per paura di Renzi sarebbe il colmo. Creda, lei dovrebbe avere molta più paura dei soci grillini, non fosse altro perché hanno disatteso ogni principio sul quale giuravano col sangue.

Insomma, solo lei e pochi altri pensano che Di Maio, Di Battista, la Taverna o Toninelli siano compagni di viaggio sui quali mettere la mano sul fuoco. Scusi Salvini, ma i due forni del Movimento li ha visti? Ma il comitato dei professori sul programma lo conosce? I collegamenti dei grillini li ha capiti? Si è accorto delle giravolte? Come se non bastasse, vogliamo parlare di Roma, di Livorno o di Torino? Oppure delle Olimpiadi?

Caro Salvini, prenda l’incarico, ammesso che sia e vada in Parlamento col programma di centrodestra a cercare i voti per partire, perché se fosse, creda, sarebbe difficile fermarla. Non sarebbe facile perché con lei assieme al centrodestra si metterebbe avanti l’Italia di tanti, tantissimi che non vedono l’ora di crescere, lavorare, e soprattutto guardare avanti a partire dal Sud. Buon lavoro!


di Alfredo Mosca