venerdì 27 aprile 2018
Ha sempre sostenuto Matteo Renzi negli anni della rottamazione. Oggi Oscar Farinetti, imprenditore del settore alimentare da sempre considerato vicino al Partito Democratico, si rivolge alla formazione politica che fu di Renzi e lancia un appello chiaro: “Il dialogo con i Cinque Stelle può e deve proseguire”.
In un’intervista al Foglio, infatti, il patron di Eataly spiega le sue ragioni per ascoltare le offerte del partito di Luigi Di Maio. “Proverei a buttare giù le quattro o cinque cose da fare di sicuro, di cui la prima una nuova legge elettorale, in 6/12 mesi. E poi si torna a votare con un sistema che assicuri la governabilità - ragiona - Comprendo bene le resistenze di chi si è sentito insultato e mandato a quel paese per anni.
Tuttavia occorre tenere conto della loro svolta”. Il mantra di Farinetti è quello di ascoltare sempre e comunque, e la ragione migliore per sostenere questa linea è tratta proprio dalla storia politica del M5S. L’imprenditore piemontese che alle elezioni primarie della scorsa primavera espresse apertamente il proprio appoggio per l’allora segretario uscente Matteo Renzi, non vuole che il Pd ricada nell’errore che proprio i Cinque Stelle commisero nel 2013, rifiutando qualsiasi ipotesi di dialogo con Pierluigi Bersani.
Chi ha buona memoria, tuttavia, ricorderà che non si tratta di una prima assoluta: già quattro anni fa, al tempo del passaggio di consegne fra Enrico Letta e Matteo Renzi, Farinetti evocò un’alleanza fra il Nazareno e i grillini. Allora non andò bene. Ora la partita è tutta da giocare e chissà che il putto fiorentino possa farsi convincere dall’amico di sempre.
di Redazione