Grillo: “Il futuro? È il reddito di nascita”

mercoledì 14 marzo 2018


Beppe Grillo torna a parlare. Entra a gamba tesa sul dibattito politico e, come suo solito, lo fa dal bolg pentastellato. Al centro del suo post, questa volta, c’è ancora il reddito di cittadinanza. Il “reddito di nascita”, come la definisce il comico. Il fondatore del Movimento Cinque Stelle parla ed espone il suo pensiero a tutto tondo: “Una società evoluta è quella che permette agli individui di svilupparsi in modo libero, generando al tempo stesso il proprio sviluppo. Per fare ciò si deve garantire a tutti lo stesso livello di partenza”.

Un reddito per diritto di nascita, sottolinea in soldoni. “Soltanto così la società metterà al centro l’uomo e non il mercato”. Un Grillo anticapitalista mancava sullo scenario politico attuale. Poi nel suo post parla anche del lavoro e dell’occupazione e così si avventura in un ragionamento che di fatto appare decontestualizzato dall’emergenza occupazionale di questi anni. Dunque, per il comico, il lavoro passa in secondo piano. L’importante è vivere di sussidi.

Nella seconda parte del suo articolo poi scrive: “Politici ed economisti si impegnano tutti a capire come produrre di più. Dobbiamo pagare il debito, gridano. Dobbiamo lavorare di più, essere più produttivi, tagliare la spesa improduttiva. Siamo condizionati dall’idea che tutti devono guadagnarsi da vivere, tutti devono essere impegnati in una sorta di fatica perché devono giustificare il loro diritto di esistere. Siamo davanti a una nuova era, il lavoro retribuito, e cioè legato alla produzione di qualcosa, non è più necessario una volta che si è raggiunto la capacità produttiva attuale”.


di Redazione