sabato 13 gennaio 2018
Per Mattarella, Italia e Slovenia sono unite dal mare dell’integrazione europea. Lo ha detto il presidente della Repubblica, nell’indirizzo di saluto in occasione della colazione offerta dal presidente sloveno Borut Pahor, per il rinnovo del suo mandato, al Castello di Brdo.
“Noi siamo non divisi - ha sottolineato Mattarella - ma uniti dallo stesso mare. Si diceva una volta che i paesi vicini, confinanti, sono divisi dalle loro frontiere o dal mare. Era sbagliato, perché in realtà siamo uniti nei nostri confini e uniti dal mare che ci accomuna. La consapevolezza che i confini non ci dividono ma ci uniscono è quella che è alla base della scelta dell’integrazione europea. E questo è un percorso comune ai nostri paesi, con grande convinzione, con grande sollecitazione per lo sviluppo dell’integrazione”.
Per Mattarella, “è importante che i capi di Stato raffigurino, in maniera non soltanto emblematica ma attiva e dinamica, l’amicizia tra i nostri paesi, in questo spirito europeo. Possono esservi dei problemi da affrontare e risolvere, ve ne sono stati sempre e ve ne saranno sempre, ma lo spirito europeo che ci accomuna consente di risolverli agevolmente”.
Il presidente della Repubblica ha manifestato gratitudine “per questo clima di amicizia, per uno scambio di idee su tante questioni, senza ordine del giorno. Ma sono quelle che abbiamo davanti a noi che riguardano essenzialmente l’Unione e il suo futuro”.
La conclusione di Mattarella riguarda l’area dei Balcani. “Slovenia e Croazia - ha detto - sono paesi nell’Unione di grande importanza per la loro condizione e storia, ma anche perché sono i capifila dei Balcani Occidentali. Tutte queste prospettive ci accomunano e ci accomuna lo stesso spirito di fiducia nell’Unione Europea”.
di Redazione