Sicilia, De Luca (Udc) arrestato per per evasione fiscale

giovedì 9 novembre 2017


Cateno De Luca è stato arrestato a poche ore dalla sua elezione all’Ars nelle file dell’Udc. I carabinieri e la Guardia di finanza, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Messina a conclusione di indagini coordinate dalla Procura di Messina, hanno posto agli arresti domiciliari il neo deputato regionale e il presidente della Fenapi (federazione piccoli imprenditori) Carmelo Satta, in qualità di promotori di un’associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di una rilevante evasione fiscale di circa un milione 750 mila euro. “Sapevo già che mi avrebbero arrestato - ha commentato sul suo profilo Facebook De Luca - perché già certi ambienti mi avevano avvertito! Ed oggi più di ieri vi dico che anche questo procedimento finirà come gli altri quattordici: archiviati o con sentenza di assoluzione. Nei prossimi giorni saprete il perché non vogliono che io faccia il sindaco di Messina”. De Luca è stato eletto all’Ars con 5418 preferenze, nella lista messinese di Udc-Sicilia Vera. Il neo deputato era tra quelli considerati “impresentabili” dal M5s.

Attraverso le indagini, dicono gli investigatori, è stato individuato un complesso reticolo societario facente capo alla Federazione nazionale autonoma piccoli imprenditori ed alla società Caf Fenapi s.r.l., riconducibile a De Luca e Satta utilizzato, nel corso del tempo, per un sofisticato sistema di fatturazioni fittizie finalizzate all’evasione delle imposte dirette ed indirette. “Lo schema evasivo emerso - dicono gli inquirenti - prevedeva l’imputazione di costi inesistenti, da parte della Federazione Nazionale a vantaggio del Caf Fenapi, individuato quale principale centro degli interessi economici del sodalizio criminale. “Abbiamo appreso dalla stampa la notizia dell’arresto di De Luca - si legge in una nota dell’Udc - e abbiamo avuto la massima diligenza nella formazione delle liste elettorali a tutela del partito e dei cittadini-elettori. Abbiamo chiesto a tutti i candidati del partito e dei movimenti ad esso associati tra cui anche Sicilia Vera il certificato del casellario giudiziario e quello dei carichi pendenti a tutela dei Cittadini e della Onorabilità del Partito”. “Se nella fase di composizione delle liste qualcuno non ha seguito i miei reiterati inviti alla prudenza - ha dichiarato il neo presidente della Regione siciliana, Nello Musumenci - tutte le scelte che dipenderanno da me saranno, invece, improntate a questo criterio, nel rispetto delle mie convinzioni e in coerenza con la mia storia personale, a cominciare dalla formazione della giunta”. “I provvedimenti della magistratura, alla quale rinnovo fiducia e apprezzamento, si rispettano e non si commentano - ha aggiunto Musumeci - La legge vigente mette le istituzioni al riparo da casi come quello odierno e la sua applicazione sarà garanzia di legalità”.


di Redazione