Dubai, 2 mesi in carcere per Tulliani aspettando l’estradizione

lunedì 6 novembre 2017


I magistrati di Dubai hanno convalidato per due mesi l’arresto di Giancarlo Tulliani, il cognato dell’ex leader di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini, indagato per riciclaggio dalla Procura di Roma e bloccato negli Emirati dopo una latitanza che durava da marzo. La decisione va collegata con la richiesta della sua estradizione in Italia. Il 20 marzo scorso la gip di Roma, Simonetta D’Alessandro, emise un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti, nell’ambito dell’inchiesta che punta a far luce su un giro di denaro riconducibile al “re delle slot”, Francesco Corallo, arrestato nelle Antille a dicembre e riportato in Italia dopo qualche mese. Di mezzo c’è anche la vicenda della compravendita della casa a Montecarlo, finita in eredità ad Alleanza Nazionale, e nell’inchiesta è coinvolto anche Fini. Dopo il provvedimento della magistratura romana nei confronti di Tulliani, il ministero della Giustizia italiano inoltrò alle autorità degli Emirati una richiesta di arresto provvisorio accompagnata dal testo dell’ordinanza tradotto in arabo. Era noto, infatti, che Tulliani di trovasse negli Emirati e lo documentarono anche servizi giornalistici.

Ora, con l’arresto avvenuto all’aeroporto di Dubai, l’iter per l’estradizione riparte, ma l’esito è tutt’altro che scontato, visto che manca la ratifica di un trattato di collaborazione giudiziaria con quel paese e altri latitanti italiani non a caso si trovano proprio lì. L’arresto di Tulliani ha chiamato in causa anche alcuni giornalisti de La7 che erano sulle sue tracce a Dubai e sono stati fermati insieme a lui. Secondo la ricostruzione fornita dagli avvocati di Tulliani, è stato lui stesso, “infastidito dai cronisti”, a rivolgersi alla polizia, che poi ha eseguito il mandato di arresto che pendeva su di lui. Anche l’inviato di “Non è l’Arena”, nuovo programma di Massimo Giletti, Daniele Bonistalli e l’operatore che era con lui sono stati fermati e sono stati per ore in cella a Dubai; poi, liberati, sono tornati in Italia. “Di quanto è successo a Dubai - annuncia Giletti - abbiamo le immagini e le faremo vedere venerdì nella conferenza stampa di lancio del programma”.


di Redazione