Fdg: per anteporre i popoli ai governi

sabato 14 ottobre 2017


Un gruppo innovativo per dare spazio a tutti, rafforzare il dialogo tra le varie anime che compongono l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa e favorire la cooperazione tra i diversi Paesi che ne fanno parte, ricordando che la diplomazia parlamentare è diversa da quella governativa perché ha la peculiarità di mantenere canali di comunicazione con ognuno. Con questi obiettivi è nato il gruppo Fdg (Free Democrats Group) all'Apce.

"La genesi di questo gruppo - spiega la presidente Adele Gambaro - è stata particolarmente difficile anche per alcune strumentali obiezioni sorte nel Bureau, finalizzate esclusivamente a impedirne il pieno ed effettivo riconoscimento. Insieme agli altri colleghi di FDG siamo riusciti a far valere le nostre ragioni e siamo adesso pronti a partire".

Il nuovo gruppo vede tra le proprie fila, oltre alla presidente Adele Gambaro e i tre vicepresidenti Osman Askin Bak (Turchia), Cristina De Pietro (Italia) e Muslum Mammadov(Azerbaijan) : Yasin Aktay (Turchia), Francesco Amoruso(Italia), Mehmet Babaoglu (Turchia), Vedat Bilgin (Turchia), Ahmet Berat Çonkar (Turchia), Luca D'Alessandro (Italia), Sergio Divina (Italia), Dubravka Filipovski (Serbia), Adriana Galgano (Italia), Milica Markovic (Bosnia Erzegovina), Elshan Musayev (Azerbaijan), Fazil Mustafa (Azerbaijan), Taha Özhan (Turchia), Ganira Pashayeva (Azerbaijan), Sirin Ünal (Turchia), Roger Zavoli (San Marino). 

"All'Apce - prosegue - i parlamentari non rappresentano gli interessi governativi, ma i popoli che talvolta pagano prezzi altissimi alle logiche della politica internazionale. In questo senso, troppo spesso la libertà di espressione di ognuno resta vittima dell'opinione dominante, soprattutto in determinati gruppi. È invece fondamentale, specialmente all'interno di un'organizzazione internazionale come questa, dare spazio alle esperienze personali, rispettare il background di ognuno, lontano dai giochi politici che invece contraddistinguono la gestione della politica nei parlamenti nazionali. Si tratta di una nuova alleanza politica per favorire ancora di più il dialogo e la cooperazione, lasciando da parte i pregiudizi e avendo sempre come faro il rispetto assoluto dei diritti umani".


di Redazione