sabato 22 luglio 2017
Futuro (Capitolo 90) - Le circa tremila battute usate per ciascuno dei capitoli del nostro corso, possono questa volta risultare limitative, ma saremo sintetici. “Aiutati che il Ciel t’aiuta”, dice l’adagio popolare; cosa vuol dire? Vuol dire che sul nostro destino, segnato o no, si può in qualche modo intervenire; ma vediamo di capire meglio.
Per esempio, se cadi sventuratamente in mare però sai nuotare, avrai maggiori possibilità di salvarti, diversamente, in assenza d’imprevisti fortuiti, annegherai. Ancora per esempio, se ti capita di vivere una situazione difficile e non ti lasci vincere dall’ansia, dalla paura o dall’emotività, è facile che te la caverai. Insomma, esistono mille e mille esempi, ma non possiamo certo elencarli uno per uno.
Insomma, “Aiutati che il ciel t’aiuta”, vuol dire che se sai costruirti un carattere un po’ temprato, premunirti di un discreto sapere e scegliere di darti da fare, allora, nei fotogrammi della tua vita, avrai più possibilità d’intervenire e cavartela. Charles Darwin diceva che alla giraffa si è allungato il collo, per i suoi continui sforzi di mangiare le foglie in cima agli alberi; è chiara la metafora? L’adagio citato, è pertinente anche alla politica. Ora, distinguiamo qui almeno due futuri: il primo è un futuro prossimo che riferiamo a pochissimi decenni davanti a noi, il secondo è un futuro remoto che riferiamo ai prossimi pochissimi secoli.
Il destino impregna il mondo e ogni popolo percorre una sua strada però, in tema di politica, il destino del popolo italiano rischia di essere assai disgraziato. È triste, ma se continueremo a farci suggestionare dalle parole nobili usate per presentare come socialmente utili o umanamente caritatevoli i disegni più avidi e criminali, il citato futuro prossimo sarà per noi disastroso. Molti punti chiave del potere politico italiano, sono stati lentamente resi accessibili al malaffare e il popolo, non essendosi preoccupato di capire, si trova come nell’esempio di chi cade in mare senza saper nuotare... un popolo impreparato non può avere la democrazia. L’inizio della perversione politica italiana risale alla seconda Democrazia Cristiana perché, se non lo sai, le Democrazie Cristiane sono state due. La Democrazia Cristiana degna va dalle origini a metà anni Settanta, quella indegna va dalla seconda metà degli anni Settanta alla sua morte che, però, ha lasciato aperti gli accessi al potere tracciati per la malavita.
Salvo la tecnologia, molte delle cose che preordiniamo per il futuro prossimo, non serviranno nel futuro remoto; esso porterà certezze maggiori se non assolute, ma intanto noi paghiamo cari i nostri giudizi errati perché superficiali. Nel futuro remoto, la reversibilità tra materia ed energia sarà alla portata di tutti, arriverà il teletrasporto, la mente potrà ridare esistenza fisica ai ricordi e l'essere umano sarà dotato di poteri nuovi. Non saremo vulnerabili e il male non avrà più senso, ma l’accidia con cui ci siamo messi ad aspettare quel momento, renderà terribile la transizione
di Giannantonio Spotorno