Parisi torna a casa?

venerdì 21 luglio 2017


Cambio di rotta per Stefano Parisi, che dopo quasi un anno di “tour” elettorale in giro per l’Italia con il suo partito “Energie per l’Italia”, sembra aver scelto una nuova, o vecchia strada politica.

Stefano Parisi, ex candidato sindaco di Milano per la coalizione di centrodestra, aveva deciso di sfidare Forza Italia, in un primo momento non accettando l’incarico di segretario-commissario, che Silvio Berlusconi gli aveva offerto a luglio dello scorso anno, e in una seconda fase quando aveva scelto di fondare il suo partito e di creare cellule in tutta Italia chiamate “lampadine”. La strategia di Parisi sembrava quella di un dialogo con le forze del Centro Cattolico (in particolare con Maurizio Lupi, rappresentato in Comune a Milano da Matteo Forte), in discontinuità con la coalizione Forza Italia + Lega. L’ex candidato sindaco parlava di un progetto alternativo a un’alleanza con il leader Matteo Salvini: “Meglio soli che con questi compagni di strada” dichiarava lo scorso settembre. E poi è arrivato il dibattito sulla legge elettorale, le grandi manovre, i fuoriusciti dai partiti minori, il sogno di Parisi di creare un partito di centro, che però non sembrava suscitare grande entusiasmo tra il pubblico e i supporters dell’ex candidato sindaco, mentre dava grandi speranze a molti orfani di Mario Monti, che solo qualche mese fa si sono riuniti alla Camera dei deputati per presentare un progetto di legge elettorale insieme a Parisi. Tra questi Stefano Quintarelli (ex Scelta Civica, ex Civici Innovatori), qualcuno lo ricorda come il deputato che ha proposto disegni di legge contro le criptovalute e contro l’iPhone, e poi Antimo Cesaro, sottosegretario del Governo Renzi - Gentiloni, e ancora Ivan Catalano e Mara Mucci (ex M5S, ex Scelta Civica, ex Civici Innovatori).

Eppure qualcosa dev'essere andato storto in questo disegno, perché Parisi, verso la fine di maggio, ha iniziato a rilasciare dichiarazioni sempre più vicine a quelle di Lega e Berlusconi: dalla questione dei migranti, alla critica ferrea verso il Governo Gentiloni fino alla partecipazione dello stesso Parisi ad un convegno della Lega Nord organizzato a Piacenza.

Complice la vicinanza alle elezioni politiche, sembra che siano in atto nuove e inaspettate manovre, e forse nuovi obiettivi. Resta un dato: “Energie per l’Italia” non sembra aver “sfondato” nelle realtà locali, o almeno, non come si aspettava lo stesso Parisi. Pochi eletti nelle competizioni amministrative e una “campagna acquisti” di deputati e senatori che non sembra aver portato nella stalla di “Energie per l’Italia” grandi cavalli di razza.

Restano da vedere le ultime mosse prima del voto: un dialogo ripristinato con Silvio Berlusconi (che si era tenuto distante per molto tempo dall’ex candidato sindaco), o una nuova, inaspettata alleanza con il progetto politico di Salvini?


di Elisa Serafini