Ddl Concorrenza: ok dalle commissioni della Camera dei deputati

venerdì 23 giugno 2017


Le commissioni Finanze e Attività produttive della Camera hanno dato il via libera con mandato al relatore al Ddl Concorrenza che arriverà nell'Aula di Montecitorio lunedì prossimo, il 26 giugno. Sono state approvate le quattro modifiche proposte dal Pd su assicurazioni, energia, telemarketing e società di odontoiatri, il testo quindi dovrà tornare in Senato per la quarta lettura.

Gli emendamenti approvati al ddl Concorrenza, con le relative modifiche che lo riporteranno in Senato per la quarta lettura, toccano quattro capitoli importanti del provvedimento: assicurazioni, energia, telemarketing e odontoiatri. Andando in ordine, sul primo tema si è deciso reintrodurre il tacito rinnovo sulle polizze assicurative "del ramo danni di ogni tipologia, alla loro scadenza". In secondo luogo, in materia energetica, è stata eliminata la possibilità di mettere all'asta la fornitura di energia elettrica per i clienti che non avranno scelto il loro fornitore allo scadere del sistema di maggior tutela attualmente vigente (a cui lo stesso ddl Concorrenza ha messo uno stop a partire dal 1° luglio 2019).

La modifica che interessa invece le attività di telemarketing sopprime un comma introdotto dal Senato con cui venivano stabiliti alcuni contenuti necessari dei contatti vocali non sollecitati da parte di operatori nei confronti degli abbonati (ad esempio il fatto che all'inizio della telefonata siano specificati gli elementi di identificazione del soggetto per conto del quale avviene il contatto e l'indicazione dello scopo commerciale della chiamata). Viene eliminata anche la regola che consente la telefonata "solo quando l'abbonato, acquisite le suddette informazioni, presta un consenso esplicito". L'ultima correzione è quella che riguarda le società odontoiatriche, l'emendamento approvato prevede che l'esercizio dell'attività di odontoiatra sia consentito solo a chi ha l'abilitazione e alle società operanti nel settore odontoiatrico le cui strutture siano dotate di un direttore sanitario iscritto all'albo degli odontoiatri e all'interno delle quali le prestazioni siano erogate da soggetti in possesso dei titoli abilitanti.

"Con tutto il dovuto rispetto per il Parlamento la decisione di riaprire il ddl concorrenza a più di 850 giorni dalla sua presentazione, è difficilmente comprensibile e rischia di trasmettere l'ennesimo segnale negativo a cittadini, imprese e istituzioni internazionali": così il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, commenta l'ok in Commissione alla Camera a 4 emendamenti, con carattere "di mera chiarificazione" e non tali da mettere in discussione la sostanza del testo, che obbligano ora il ddl a tornare al Senato per la quarta lettura in tre anni.

"I quattro emendamenti accolti - sottolinea il Ministro in una nota - hanno prevalentemente un carattere di mera chiarificazione e non mettono in discussione la sostanza degli articoli a cui si riferiscono. Il Governo, peraltro, ha ribadito più volte la propria disponibilità ad affrontare i punti sollevati dagli emendamenti sia attraverso l'accoglimento in sede attuativa di eventuali atti di indirizzo da parte del Parlamento sia promuovendo, dopo l'approvazione definitiva e senza dar luogo ad un ulteriore ed inutile rinvio, ad eventuali iniziative di precisazione del testo". "Vedremo - conclude - se gli impegni ad approvarlo rapidamente al Senato troveranno riscontro".

"Al ddl sulla concorrenza abbiamo fatto quattro correzioni puntuali, condivise da gran parte della maggioranza e dell'opposizione, su questioni già rilevate dai relatori al Senato e su cui non si era potuto intervenire per la fiducia". Lo dice Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera. "Tutte le letture politiche - aggiunge - sono sbagliate. Le modifiche sono state approvate da M5s, FI, Lega, Mdp e Pd. Questo però non mette in discussione l'approvazione rapida del provvedimento entro l'estate".


di Redazione