La Lidu per il sostegno alle vittime di reato

mercoledì 17 maggio 2017


Si svolge a Perugia fino al 6 giugno un corso di alta formazione in vittimologia e victim support per il sostegno, l’assistenza e la protezione delle vittime di reato. Ad organizzarlo il comitato locale della Lidu – Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo, presieduto dall’avvocato Gianmarco Cesari, che insieme con “Progetto Donna” e con la partecipazione di numerosi specialisti ha articolato il corso in cinque convegni presso la Sala Falcone e Borsellino del Palazzo della Provincia.

Nel primo incontro, dal titolo “Assistenza alle vittime di reato: stato attuale e prospettive di miglioramento e riforma”, è stata analizzata la figura delle vittime nel sistema processuale penale italiano e nel diritto comune europeo, dedicando attenzione al “femminicidio”, alle possibili attività di prevenzione, protezione e assistenza, nonché alle vittime di criminalità economica e dell’inquinamento ambientale. Il secondo incontro ha preso in esame gli aspetti psicologici della vittimizzazione, trattando anche le prassi operative da seguire nella cura delle persone che hanno subito il trauma psichico derivante dalla violenza e i disturbi postraumatici che possono verificarsi con più frequenza dopo tali esperienze; a ciò si è aggiunta una prima riflessione su come le forze dell’ordine debbano relazionarsi con le vittime di violenza, anche quando siano minori. Particolare interesse ha suscitato la tematica della “Sindrome di Stoccolma 2.0”, riguardante il rapporto tra vittima e carnefice. È stato inoltre evidenziato come la violenza debba essere considerata come una questione non soltanto privata, ma di pericolosità sociale.

La conferenza del 18 maggio prende in esame le vittime di reati online e compiuti con tecnologia digitale, questione estremamente attuale ai nostri giorni. Fra i comportamenti illeciti nell’utilizzo della Rete e dei social media sono presenti anche il fenomeno del “cyberbullismo” e atti coercitivi e manipolatori online, di fronte ai quali non è mai superfluo ricordare la necessità di un utilizzo consapevole dei social media e l’importanza di adottare adeguate misure di sicurezza. Il convegno del 26 maggio verte invece sul mobbing nei posti di lavoro: l’obiettivo degli esperti è in questo caso delineare le caratteristiche del fenomeno, il quadro normativo applicabile e le capacità di prevenzione, nonché affrontare il ruolo dei sindacati e le possibilità di risarcimento per le persone ingiustamente danneggiate.

L’ultimo appuntamento di questo ciclo di conferenze sarà il 6 giugno. In questa occasione verrà trattato il tema delle vittime della strada e della “malasanità”, con specifiche relazioni sul danno biologico, psichico ed esistenziale, sull’incontro della vittima con l’avvocato, sulle tabelle risarcitorie e sull’analisi dei bisogni e delle reazioni.

Oltre alla funzione formativa del corso per i partecipanti, l’iniziativa consente alla Lidu di offrire all’opinione pubblica una maggiore consapevolezza della gravità di questi fenomeni, con l’obiettivo finale di creare una cultura che ne contrasti l’espandersi.

Ulteriori informazioni sulle attività della Lidu sono sul sito www.liduonlus.it


di F. Di Benedetto e R. Reina