mercoledì 5 ottobre 2016
Onorevole signora sindaca, i firmatari di questa lettera aperta non sono suoi fan, e probabilmente alcuni di loro non hanno votato per lei. Ma oggi si rivolgono a lei, sindaca di Roma, con il rispetto e la fiducia che si devono ai rappresentanti di questa città che ci è comune, e quindi in primo luogo al suo primo cittadino, cioè a lei.
E si rivolgono a lei, sindaca di Roma, per invitarla a partecipare - a nome e in rappresentanza della città - a un evento che si svolgerà o, meglio, si snoderà per le sue strade e piazze in omaggio al capo del cattolicesimo, Papa Francesco, e a un suo cittadino che alla città ha fatto onore con la vita e l’opera, Marco Pannella. Il 6 novembre molti, donne e uomini, radicali e/o credenti, membri della comunità penitenziaria, parenti di detenuti, associazioni e quanti siano impegnati nella promozione dei diritti umani e civili, vorranno unirsi alla “Marcia per l’Amnistia, la Giustizia e la Libertà” che partendo dal carcere di Regina Coeli raggiungerà piazza San Pietro, dove Papa Francesco celebrerà il “Giubileo dei Carcerati”. La mobilitazione è indetta “per ribadire la necessità di un’amnistia perché - come sostiene la mozione votata il 3 settembre scorso al 40esimo Congresso del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito svoltosi nel carcere romano di Rebibbia - le nostre Istituzioni escano dalla condizione criminale in cui si trovano rispetto alla Costituzione, alla giurisdizione europea, ai diritti umani universalmente riconosciuti e alla coscienza civile del Paese”.
La Marcia sarà dunque un momento essenziale della “prosecuzione della battaglia storica di Marco Pannella per l’amnistia e l’indulto quale riforma obbligata per l’immediato rientro dello Stato nella legalità”. Ma essa vuole anche rendere omaggio e sostenere la costante iniziativa di Papa Francesco a favore degli ultimi, dei diseredati, dei sofferenti e, in particolare, di quanti sono detenuti e pagano per i loro reati non solo con la detenzione loro comminata ma anche con le condizioni disumane e inaccettabili di un sistema giudiziario e carcerario inaccettabile. “Il Giubileo - ha detto Papa Francesco - ha sempre costituito l’opportunità di una grande amnistia, destinata a coinvolgere tante persone che, pur meritevoli di pena, hanno tuttavia preso coscienza dell’ingiustizia compiuta e desiderano sinceramente inserirsi di nuovo nella società portando il loro contributo onesto”.
Lei, signora sindaca, è stata chiamata ad affrontare, con impegno quotidiano, l’arduo compito di rendere più vivibile, efficiente e decorosa questa città, che soffre di problemi gravissimi. Ma è dovere di un buon governo non solo promuovere una più funzionale amministrazione e sempre migliori infrastrutture, ma anche indicare ai cittadini obblighi e doveri sociali che rendano la comune convivenza non una sbiadita e insignificante abitudine, ma una vera coesione nutrita di spiriti civici, di una solidarietà operosa soprattutto verso i meno favoriti, i più bisognosi.
Roma è una grande città di spiriti e sentire universali, ha responsabilità che travalicano i suoi confini e quelli nazionali. Il dialogo tra la città e il capo del cattolicesimo deve essere sempre, nel rispetto dei rispettivi ruoli, alto e significativo. La Marcia del 6 novembre potrebbe/dovrebbe essere un’opportunità per ravvivarlo e renderlo fruttuoso, a vantaggio comune.
È per questo che gli organizzatori della Marcia si augurano che lei voglia partecipare all’importante evento, alla testa di una delegazione adeguata alle mille anime della città, e dietro al gonfalone giallorosso che la rappresenta e simboleggia.
Angiolo Bandinelli, Rita Bernardini, Antonella Casu, Sergio D’Elia, Maurizio Turco
di Partito Radicale