mercoledì 3 febbraio 2016
Dire che vada eliminato il reato di clandestinità sul territorio italiano è quantomeno inopportuno oggi e si rischia la sommossa generale. Il messaggio che passerebbe, nella migliore delle interpretazioni, sarebbe che l’Italia è terra di nessuno e che si dà ancor più il benvenuto a chiunque, preferibilmente a chi delinque. È come spianare, se possibile ancor più di quello che già è, ai terroristi islamici la strada che peraltro è già spalancata e sono già qui. Non va quindi neanche pensata, tantomeno annunciata, detta o suggerita oggi, l’eliminazione del reato d’immigrazione clandestina. Si deve piuttosto puntare dritto ad implementare la disposizione con strumenti adeguati ed efficaci, neanche più tanto solo a contenere e sanzionare ma ad estirpare e bloccare l’afflusso di stranieri nel nostro Paese.
L’Italia come l’Europa è stata travolta dall’immigrazione, l’Europa tedesca l’ha incoraggiata e le è si è ritorta contro. Si tenga presente che solidarietà e accoglienza sono vera e propria carità cosiddetta pelosa, da cattocomunisti. Negli Stati Uniti, tra Ottocento e Novecento, nessuno veniva accolto, si doveva al contrario lavorare e rispettare la legge, non essere accolti, e se non si lavorava e non si rispettava la legge si veniva immantinente respinti, cacciati, quando non si andava in galera dove c’era pure la sedia elettrica. Perché gli Usa che hanno accolto immigrati a iosa, tra cui moltissimi italiani, sono tra i Paesi più ricchi? Perché hanno lavorato e fatto lavorare, non accolto gratis nessuno. Nessuno è stato “accolto” e mantenuto, come avviene oggi in Italia ed in Europa.
È necessario viga la regola del lavoro e del non avere niente gratis, e, solo con tali criteri seri, l’esodo si assottiglierà, fino a dimezzarsi ed oltre, arrivando solo i volenterosi. Dunque oggi serve un’inversione a trecentosessanta gradi di quanto sin qui erroneamente fatto. Oggi che arrivano conferme chiare del fatto che i terroristi islamici si sono mischiati ai profughi, ora che i controlli hanno dimostrato di non avere saputo nemmeno identificare i migranti in Italia, è necessario predisporre un valido meccanismo efficace di espulsione immediata. Stop ad accoglienza cattocomunista sbagliata e diritto di asilo col contagocce effetto di rigidissimo controllo. La Cassazione ha comunicato, nel giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, che con i processi penali non si va da nessuna parte e suggerisce di sostituire il reato con illecito e sanzioni amministrativa cioè multe pecuniarie, sino alle espulsioni. Non si starà qui a eccepire la disastro della presa d’atto, nel momento dell’emergenza, da parte di un esercito di giudici penali inefficienti e non confacenti alla bisogna, vale a dire a ciò che realmente serve oggi in Italia. Gettare la spugna ad invasione avvenuta dovrebbe comportare l’eliminazione non tanto del reato quanto degli stipendi e dell’impiego all’esercito medesimo di giudicanti e Corti inefficaci, improduttive dunque inutili. Cosa fare con i clandestini adesso. Non si deve arretrare certo di fronte all’illegalità da invasione ed ai suoi effetti perversi.
È necessario, lungi dal depenalizzare il reato, aggravarne l’illiceità della condotta e prevederne ed escutere prontamente sanzioni amministrative pecuniarie unitamente alla contestuale espulsione immediata. Il reato di immigrazione clandestina va cioè implementato con l’aggiunta di misure dirette all’espulsione immediata di massa. È ciò che stanno già facendo singolarmente numerosi altri Paesi europei con governi di destra e di sinistra alleati nella causa, la quale avrebbe richiesto la risposta espulsiva univoca europea, che questa Europa tedesca non ha dato e che non c’è stata costringendo ciascuno Stato a fare per conto proprio.
di Cesare Alfieri