Banche salvate, risparmiatori gabbati

venerdì 11 dicembre 2015


Le truffe bancarie sono all’ordine del giorno, basta far riferimento alle migliaia di cause che intasano i Tribunali Italiani e per le quali gli istituti tutti sono condannati non solo a restituire il mal tolto ma a risarcire i cittadini che per motivi di lavoro hanno avuto la sventura di chiedere un affidamento o di stipulare un mutuo gravato da interessi usurari. Ma la truffa bancaria ai danni dei poveri risparmiatori consumata dalle quattro banche salvate con un provvedimento governativo chiaramente illegittimo ed adottato in spregio alla Direttiva Europea che entrerà in vigore solo da gennaio 2016, non ha precedenti ed ha un unico grande responsabile, la Banca d’Italia, che nonostante fosse a conoscenza dello stato fallimentare delle quattro banche, peraltro commissariate, ha avallato tutte quelle operazioni che hanno distrutto i risparmi di una vita di tanta gente che si è affidata a dirigenti ed operatori irresponsabili, o meglio responsabili per loro stessi, nel timore di perdere il posto di lavoro.

Ma la Banca d’Italia è un gigante burocratico che non si può toccare, come dimostrato da tanti esempi magari non eclatanti ma significativi. Pongo in evidenza lo scandalo Finabo, una società cosiddetta finanziaria che illegittimamente compiva operazioni non consentite dalla legge, creando un buco di 70 milioni di euro, così come evidenziato dallo stato passivo del fallimento reso esecutivo dal Tribunale Fallimentare di Roma che ha esaminato mille e trecento domande di persone truffate.

Ciò nonostante la Banca d’Italia informata del tutto dalla Guardia di finanza fino a tre mesi prima della dichiarazione di fallimento, ha consentito con la sua ben nota noncuranza, il tutto, limitandosi successivamente a costituirsi parte civile nel processo panale pendente a carico degli amministratori e sindaci mentre l’azione di responsabilità contro la stessa intentata dalla Curatela, che rappresenta la massa dei creditori, non ha avuto successo per un problema di legittimazione attiva. Allo stato attuale la procedura ha incassato 2.500.00 a fronte di un passivo di euro 70 milioni di euro. Ma tutto è normale anche se un povero pensionato si uccide lasciando un messaggio davvero preoccupante, ma tutto va bene madama la Marchesa, se il Pifferaio Fiorentino che guida un Governo non legittimato dal popolo ma solo da Re Giorgio, è libero di girare per l’Europa e per il mondo per far mostra di se, senza riuscire ad ottenere nulla dalla Donna dell’anno, la Merkel, mentre la Francia, la Spagna e finanche il Portogallo sono liberi di sforare il famoso e stucchevole 3 per cento.

Intanto il popolo italiano langue ed assiste inerme e disilluso ai misfatti quotidiani di un Governo che non ne azzecca una e ciò nonostante si vanta di aver diminuito le tasse e di avere incrementato la cultura ed irrobustito le Forze dell’ordine, magari con qualche giubbotto anti proiettile, mentre mente clamorosamente quando afferma che il salvataggio delle quattro banche non ha richiesto intervento finanziario pubblico salvo a garantire l’operazione con l’intervento della Cassa depositi e prestiti. C’è da farsi venire davvero il voltastomaco!


di Titta Sgromo