mercoledì 9 dicembre 2015
Da mesi il Grande raccordo anulare e l’autostrada che collega Roma all’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino sono al buio. Per chi non vive a Roma - o quanto meno non la frequenta - possiamo dire che il primo rappresenta l’anello stradale a tre corsie che circonda la zona centrale della Capitale; l’altra rappresenta (o dovrebbe farlo) il biglietto da visita della città per chi arriva tramite aeroplano. Anche “Striscia la notizia” si occupò della situazione ma, evidentemente, senza riscontri. Insomma, Roma è “circondata” dal buio che neanche nei Paesi dell’Europa dell’Est si sarebbero immaginati negli anni Cinquanta o Sessanta.
Però, lo scorso venerdì, arriva la “luce” dalle pagine del quotidiano romano “Il Tempo” con un’intervista al presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, che ci fa sapere che (testualmente) “la gara per riaccendere l’impianto di illuminazione sulle due grandi strade romane sarà aggiudicata nei prossimi giorni”. Armani aggiunge di più: “Cinquanta milioni di euro per riaccendere strutture vandalizzate dai furti di rame”. E ancora: “Una strada piena di luce è il miglior biglietto di presentazione per chi arriva a Roma da Fiumicino”.
Bene, finalmente una buona notizia scaturita dalle necessità collegate al Giubileo (lo si afferma nell’intervista) e non dalle necessità di viabilità dei quotidiani viaggiatori, pendolari e cittadini. Da diversi mesi quelle arterie sono buie ed oggi ci si dice che nei prossimi giorni verrà aggiudicata la gara per risolvere i problemi legati soprattutto ai furti di rame. Il presidente Armani ci scuserà, ma gli utenti quotidiani di quelle arterie si sentono presi in giro soprattutto perché agli stessi viene spontaneo chiedersi: e se non ci fosse stato il Giubileo straordinario? Per quanto altro tempo sarebbero durate le difficoltà per gli utenti “di tutti i giorni”? E dopo tutto questo tempo di buio, la gara non è stata ancora aggiudicata?
di Gianluca Perricone