Sinistra: ladri e pure incapaci

mercoledì 11 novembre 2015


Mentre il sindaco amico di Renzi, Nardella, nega gli scontrini sulle spese di Renzi, perché, evidentemente, sono, come quelle di Marino, una truffa agli italiani, Renzi al governo non eletto dagli italiani ma imposto in violazione della democrazia da Napolitano (come i precedenti governi di sinistra Monti e Letta), con una mano toglie la Tasi e con l’altra lascia mano libera ai sindaci di aumentare le imposte locali. Una pioggia di tasse sulla testa degli italiani, veri e propri furti loro perpetrati con l’imbroglio del potere rubato loro. Renzi poi inforna statali a iosa e dà i nostri soldi, cioè i soldi pubblici, quelli delle nostre tasse, per intenderci, ai giornali del partito comunista, precisamente a “L’Unità”. Le imposte sono cresciute ovunque.

Le città meno efficienti nel dare servizi ai propri cittadini sono quelle che hanno le tasse più alte chieste ai contribuenti. E con i soldi di noi contribuenti stangati e tartassati di tasse Renzi di sinistra va a pagare i debiti degli incapaci di sinistra, come sta facendo con i buchi fatti dai democratici di sinistra. Sulle “spese” di Renzi addossate a noi cittadini italiani il Comune di Firenze sta facendo muro dicendo che “c’è l’inchiesta della Corte dei Conti, siamo trasparenti”. Ma i giudici stessi della Corte dei Conti hanno risposto che “l’obbligo di riservatezza non si applica ai consiglieri”, dunque le spese sono nascoste perché irregolari e in spregio agli italiani. Ad un mese dalla richiesta, Nardella temporeggia ancora e con pretesti nega ai consiglieri comunali l’accesso agli atti, nonostante sia un diritto a loro riconosciuto per legge. La stessa magistratura contabile ha addirittura avuto il tempo di chiarire che la riservatezza non è applicabile ai consiglieri comunali a cui deve essere garantito per legge libero accesso agli atti. E sapete dove vanno i nostri soldi oltre che nelle tasche di Renzi, famiglia e amici sinistrorsi al potere rubato? A “L’Unità”.

Lo Stato italiano ha versato alle banche ben 107 milioni di nostri euro per ripianare i debiti di quegli incapaci di sinistra de “L’Unità”. Ma dove sta scritto che i debiti degli incapaci di sinistra li dobbiamo pagare noi? Più rimarranno al potere che hanno rubato con gli imbrogli di Napolitano più ci caricheranno tutti di tasse e di impiegati pubblici cui dare l’oblo assistenziale. È per questo che bisogna fermarli al più presto, farli rispondere di ciò che hanno sinora fatto, fare loro restituire il maltolto ma, ancora prima, correre a votare, alle elezioni secondo democrazia, per liberarsi e, scrollatici di dosso la zavorra della sinistra al potere rubato, correre a cambiare ed invertire direzione. Quella del mercato.


di Vladimiro Iuliano