L’Expo è un successo di Letizia Moratti

venerdì 6 novembre 2015


Eccolo lì il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad accaparrarsi il successo di altri senza nemmeno menzionarlo e riconoscerlo. L’Expo è un successo di Letizia Moratti, sindaco di centrodestra, precisamente del centrodestra di Silvio Berlusconi. L’Esposizione universale non è stata certo voluta o pensata da quelli che ieri sono sfilati a prendere i meriti di altri, l’Expo è il successo di Letizia Moratti di centrodestra, quel centrodestra dei moderati e “liberaleggianti” che si rincorre e che sarà il futuro della nuova Italia, quella di domani, sbarazzatasi finalmente della sinistra all’arrembaggio dello Stato e dell’intera cosa pubblica.

La magistratura politicizzata di sinistra ha alzato il polverone sulle puttane di Berlusconi, mandando al macero così le forze sane e capaci di centrodestra che facevano, così come hanno fatto, il proprio lavoro. La rinascita e la buona amministrazione di Milano è dovuta alla Moratti di centrodestra, che ha impostato le cose nella giusta direzione, prese poi d’assalto dalla sinistra parassita, attualmente di Renzi, all’assalto dello Stato e dei successi degli altri. Romano Prodi ha sempre osteggiato l’iniziativa di Letizia Moratti, perché egli stesso incapace, come tutta la sinistra politica, di pensare in maniera imprenditoriale, liberale e ricca, aggrappata com’è, l’intera sinistra, ad elemosinare e per lo più rubare allo Stato stipendi e prebende, pensioni da nababbi immeritate quanto ingiustificate, insensate. Incapace di lavorare, la sinistra ha costruito da una cinquantina d’anni a questa parte in Italia il proprio sistema di corruttela e di ruberia pubblica a ridosso degli italiani.

La sinistra ha sempre fin dall’inizio osteggiato e definito l’Expo una “spesa inutile”. E, anche quando fosse stato un fallimento, non lo sarebbe stata mai, una spesa inutile, tanto quanto quella degli assegni che a fine mese noi italiani corrispondiamo alla sinistra politica, vanamente. Non solo, lo stesso Giuliano Pisapia, attuale sindaco di sinistra a Milano, mise i bastoni tra le ruote dell’iniziativa dell’Expo della Moratti dimettendosi da commissario una volta subentrato ai vertici della città, e l’Esposizione universale andò avanti al lumicino con il solo lavoro di Sala, manager della Moratti, il quale ha portato avanti l’incarico e senza il quale l’Expo non sarebbe esistito.

L’Esposizione universale è il successo di Letizia Moratti, non certo di Pisapia piuttosto che di Renzi, che si sono fiondati a prendere applausi e riconoscimenti di altri, precisamente di giunte precedenti di centrodestra. Renzi, Pisapia e la sinistra, fondamentalmente incapaci di lavorare e produrre qualcosa, sono quelli del ritardo grave nella realizzazione della metropolitana che collega l’aereporto al centro di Milano, sono quegli stessi che hanno osteggiato il progetto della costruzione della suddetta metropolitana. La strategica bellezza di quartieri nuovi e moderni di Milano quali Porta Nuova, lo splendido ed innovativo Bosco verticale, il quartiere Isola, sono tutti dovuti a decisioni prese sotto la giunta di centrodestra di Albertini, mentre Pisapia e le giunte di sinistra non hanno mai dato alcun respiro o strategia, né preso decisone alcuna in quel senso, alla città di Milano, non il risanamento dell’area di Santa Giulia, non la riconversione degli ex scali ferroviari o dell’area degli ex magazzini generali.

Non un’idea, non un progetto utile. Pisapia e sinistra occupano inutilmente il posto aspettando a fine mese lo stipendio che noi italiani gli versiamo con la tassazione esosa con cui siamo tartassati dalla stessa sinistra con l’imbroglio del comunista Napolitano al governo illegittimo, il terzo per la precisione dopo il governo non eletto Napolitano/Monti e quello Napolitano/Letta.

Lo stesso Expo non ha futuro perché Renzi e Pisapia non sono in grado di trovarglielo, ancora prima di pensarlo. Per Expo non hanno fatto nulla, sono solo andati a mostrarsi per prenderne gli applausi che, lo si ripete, appartengono e sono di altri di centrodestra. Il “modello Milano” da estendere a tutto il Paese, come si riempie la bocca Renzi e Cantone e ogni altro nullafacente a ridosso della cosa pubblica cioè delle tasche degli italiani, è portato oggi da esempio proprio da quelli che non hanno alcun merito nel suo successo.

Dove amministra la sinistra, cioè Roma, Napoli o Genova, è lo sfacelo, città distrutte e rase al suolo per mala gestione e corruzione dilagante della e nella amministrazione di sinistra. Non ci sono infrastrutture, né opere pubbliche, nessuna riqualificazione di quartieri. È dai tempi di Tangentopoli che Napolitano ha brigato, usando la magistratura di parte sinistra, per portare la sinistra con l’imbroglio al governo illegittimo delle città e del Paese. Adesso gioisca, morirà lui avendo trascinato nel gorgo l’Italia. Nessuna innovazione, nessun cambiamento, niente mercato, solo comunismo, sinistra incapace e miseria. Tanta miseria.


di Cesare Alfieri