Sono pochi 4 anni a Giorgio Napolitano

giovedì 15 ottobre 2015


In merito alla richiesta avanzata da Silvio Berlusconi perché si diano quattro anni a Giorgio Napolitano per avere tradito e sovvertito la Costituzione italiana, ci sembra che tale richiesta confermi la nota generosità d’animo che affligge Berlusconi e ci sembra che siano sostanzialmente, decisamente, troppo pochi soli quattro anni di condanna da affibbiare oggi a Napolitano.

La questione difatti non si sostanzia unicamente nel fatto, da ultimo, di aver perseguito ed essere riuscito Napolitano ad annientare il nostro Paese di cui è stato insensato presidente della Repubblica (altro errore di fiducia e di generosità mal riposta di Berlusconi), ma di avere indefessamente operato, ed a ciò azionato la magistratura sintistrorsa, al fine di fare arraffare il potere alla sinistra politica italiana sin dai tempi di Tangentopoli, epurando gli avversari politici con sistemi giustizialisti.

Fin dai tempi di Pratica di Mare, quando nel maggio del 2002 Berlusconi da presidente del Consiglio filo-atlantico, eletto regolarmente in Italia, rimodulava i rapporti internazionali tra la Russia di Putin e la Nato rendendo l’Italia un peso economico e politico ben maggiore del reale, Napolitano e la sua sinistra comunista faceva recapitare avvisi di garanzia contro la persona e l’istituzione con evidenti ripercussioni per il Paese. All’apice della crisi dell’Euro, Napolitano rimestava nel torbido, d’accordo con la Merkel e Sarkozy, ma non Obama, per commissariare l’Italia con il pretesto della mancata concessione di 80 miliardi di euro dal Fondo monetario internazionale, facendo così cadere Berlusconi legittimamente eletto.

Successivamente Napolitano, sbarazzato il campo dai politici diversi dalla sinistra comunista, si faceva dittatore imponendo governi mai eletti dagli italiani, applicando per Berlusconi leggi come la Severino, rimaste inapplicate per i sinistroidi suoi amici come De Magistris o De Luca. Napolitano ha cancellato la democrazia e il sistema democratico in e per l’Italia, ha stravolto e usato il sistema giudiziale a favore della sinistra e del suo partito comunista, mettendolo al potere attraverso Monti, Letta e oggi Renzi. Si ricordi che la libertà economica è legata a stretto filo con la libertà politica e con l’economia statizzata comunista di Napolitano c’è oggi la sua dittatura politica, quella che ci ha anche privato dell’elezione del Senato. Quattro anni sono troppo pochi! Organizziamoci, pensiamoci e troviamo tutti noi italiani il modo più efficace per fargliela pagare, a cominciare dall’ultimo scempio costituzionale: Matteo Renzi.


di Cesare Alfieri