Ci mancava Corbyn

mercoledì 16 settembre 2015


La solita sinistra italiana (o almeno parte di essa) continua ad ostinarsi a ricercare i propri modelli di riferimento fuori dai confini nazionali. Certo, in territorio italico, non è che leaders carismatici (o potenziali tali) ce ne siano granché e quelli che hanno provato a diventarlo hanno collezionato figure barbine; però è altrettanto vero che, a forza di guardar oltre frontiera, si rischia di prendere esempi poco o nulla adattabili allo scenario politico italiano.

Con il volto di Che Guevara girano ancora le magliette e, per stare invece ai tempi più recenti, di sguardi languidi di certi verso la Spagna (Podemos) o la Grecia (Syriza) ne sono partiti parecchi. Ricordate la fine della lista “L’Altra Europa con Tsipras”? E come non rammentare la adorante processione di italici adulatori in terra greca quando Tsipras tirò fuori dal cilindro un improbabile referendum? Ma di esempi, la storia, ne fornisce a canestri.

Adesso ci mancava Jeremy Corbyn, nuovo leader del Labour Party, ad attrarre le benevole attenzioni di certi esponenti italiani ancora all’affannosa ricerca del modello sul quale costruire la propria esistenza politica: quando si perde il pelo ma non il vizio.

 


di Gianluca Perricone