Le balle spaziali hanno le gambe cortissime

sabato 8 agosto 2015


Come si suol dire, bugie e balle spaziali hanno le gambe sempre molto corte. Nel caso dei continui annunci di Matteo Renzi e dei suoi, queste ultime sembrano oramai fare ben poca strada, a sentire dalle interviste in merito che i vari programmi di approfondimento rivolgono alle cosiddette persone comuni. In particolare, a riguardo del fantasmagorico taglio delle tasse rilanciato in questi ultimi giorni dagli uomini più vicini al Premier, sono ben pochi i cittadini che vi prestano fede, principalmente a causa delle piuttosto nebulose coperture con le quali garantire la valanga di miliardi necessari. Valanga di miliardi che diventa colossale se includiamo anche le cosiddette clausole di salvaguardia. A questo proposito, Pier Luigi Bersani, mostrandosi scettico circa la rivoluzione fiscale del suo giovane successore alla guida del Partito democratico, ha parlato di 72 miliardi di euro fino al 2018; il ché, sommato ai 50 relativi alla riduzione delle imposte, ci indica una somma a dir poco surreale. Ma su questo piano, ospite della versione estiva di “In onda”, l’esponente democratico Emanuele Fiano ci ha spiegato come si otterrà questa nuova moltiplicazione dei pani e dei pesci. Il cardine dell’intera operazione verterà sulla riduzione delle oltre 32mila centrali di acquisto della Pubblica amministrazione, portate ad appena 34, secondo una strategia elaborata dal nuovo responsabile della spending review, Yoram Gutgeld.

Ora, premettendo sempre il concetto che le tasse si possono ragionevolmente abbassare solo tagliando a regime l’insostenibile spesa corrente dello Stato (il ché significa intervenire col bisturi nei grandi capitoli del cosiddetto welfare), questo crescente turbinio di cifre con cui la comunicazione renziana tenta di frastornare il popolo viene oramai preso da quest’ultimo per quello che realmente è, ovvero una tambureggiante ma sterile propaganda che serve solo a sostenere in qualche misura l’evidente appannamento del Líder máximo della rottamazione. Un personaggio che continua a basare tutte le sue fortune sull’illusione di dare tutto a tutti, in questo caso meno tasse a imprese e famiglie, senza scontentare nessuno. Trattasi di una strategia politica di cortissimo respiro la quale, una volta entrati nella stanza dei bottoni, non può che essere sostenuta rilanciando continuamente la posta, così come stanno facendo gli uomini al Governo. Ma, nella sostanza delle cose, in molti abbiamo compreso che nulla accadrà di importante sul fronte di un sistema che tassa e spende al livello di regime sovietico.


di Claudio Romiti