giovedì 6 agosto 2015
In Italia da decenni esiste un istituto giuridico sacrosanto nella sua ideazione: si tratta dell’affido temporaneo dei bimbi abbandonati invece che ad un istituto pubblico, efficiente ma anonimo, ad una coppia capace di donare affetto ed attenzione personali per un tempo determinato, prima dell’adozione definitiva.
Ebbene, nessun giudice si è mai preoccupato in tutto questo tempo di rimediare ad un dato per certi aspetti sconvolgente : e cioè al fatto che il piccolo affidato ad una coppia per diversi mesi, se a tale coppia si impedisce anche solo di poter partecipare alla possibilità di adottarlo, rischia di essere gravemente traumatizzato. Di questo danno, gravissimo, subito dai bimbi, i giudici minorili per tre decenni non si sono neppure preoccupati.
Invece, si son molto preoccupati di garantire – secondo loro – la compatibilità normativa del sistema, con l’evitare in linea di principio che le coppie affidatarie temporaneamente possano usare tale condizione quale scorciatoia per adottare. In questo quadro, dopo trent’anni, è accaduto un fatto nuovo ed inaspettato. Il Tribunale dei Minori di Catania, infatti, per la prima volta, con una decisione di tre giorni or sono, ha stabilito che una coppia alla quale circa dieci mesi prima era stata affidata una piccola di pochi mesi in via temporanea, potrà essere tenuta in considerazione per l’adozione definitiva. Detto così, sembra quasi ovvio, ma non lo è. Mai infatti prima d’ora un Tribunale aveva osato affermare questo principio, ma sempre le coppie affidatarie erano state escluse in assoluto da ogni possibile intento rivolto all’adozione.
Proprio per questo motivo, nel 2010, la Corte europea dei diritti umani aveva condannato l’Italia ad un risarcimento del danno a favore di una coppia che dopo aver amato ed accudito un bimbo per poco meno di due anni, si era vista escludere del tutto da ogni possibile domanda di adozione: insomma, un vero muro invalicabile. Questo muro è stato oggi significativamente scalfito dalla sentenza del Tribunale di Catania: non che sia stata già decisa l’adozione della bambina loro affidata, ma almeno i due genitori temporanei sono stati ammessi a concorrere a pieno titolo alla adozione della stessa. Per giungere a tale decisione, il Tribunale ha dovuto sconfiggere una sorta di dogma ideologico duraturo per tre decenni: quella che impediva la contaminazione fra affido temporaneo ed affido preadottivo, riservando soltanto a questo la potenziale apertura verso l’adozione definitiva.
Eppure, nessuna norma vigente impedisce che una coppia affidataria a tempo, possa essere tenuta presente allo scopo di adottare in modo definitivo un piccolo abbandonato dai genitori naturali. Oggi, non abbiamo nessuna certezza in proposito, ma siamo riusciti ad aprire una porta che nessuno voleva aprire: grazie al Tribunale dei Minori di Catania.
di Vincenzo Vitale