giovedì 21 maggio 2015
Nel mentre non posso non apprezzare il gesto di Mattarella che rinuncia alla pensione a lui legittimamente dovuta per aver servito il Paese da professore universitario, per non superare il tetto di euro 240mila euro, sono intento, nell’esercizio della mia professione, a trovare un qualche cavillo giuridico utile per salvare un professionista che da cinquant’anni paga le tasse, dalle davvero insopportabili iniziative usuraie di Equitalia che non lascia scampo al soggetto, il quale magari per un banale errore rischia di perdere tutto ciò che ha costruito per assicurare un normale benessere a sé ed alla sua famiglia.
Nel mentre apprendo che il pifferaio fiorentino è libero di violare la legge o, peggio, è libero di disattendere una pronuncia della Corte Costituzionale che impone al Governo di restituire il maltolto ai pensionati, che a causa del disastroso Governo Monti non si sono potuti giovare della indicizzazione del trattamento pensionistico. Tutto bene perché in Italia, unico Paese dove succede quel che succede, a differenza di quanto non può succedere nelle altre nazioni europee, lo Stato può pretendere dal cittadino che non ce la fa a pagare nel termine fissato le tasse, il pagamento di quanto dovuto, gravato dal cinquanta per cento in più per sanzioni, interessi e percentuale per la riscossione, pena l’aggressione dei beni mobili od immobili, mentre lo Stato che a causa degli sprechi enormi e dei privilegi acquisiti da magistrati che diventano politici (tipico esempio il presidente del Senato) o dai pensionati d’oro, non è in grado di restituire il maltolto ai pensionati normali che hanno versato i contributi magari per quarant’anni.
È normale tutto questo? Oppure è il frutto dell’esistenza di un regime democratico che di democrazia ha solamente il nome, mentre siamo in presenza di un regime oligarchico mascherato che consente finanche la violazione dei princìpi fondamentali di uno Stato di diritto. Mi chiedo se riuscirò, con l’aiuto delle norme giuridiche a disposizione, a salvare il cittadino laborioso e perbene da una tragedia che potrebbe verificarsi a breve. Spero di farcela ad evitare il peggio, anche se per avere giustizia il mio assistito sarà costretto a pagare un contributo unificato di 7mila euro per un servizio che lo Stato dovrebbe assicurare, sempre e comunque al cittadino che paga tasse, già spropositate rispetto alla qualità pessima del servizio reso.
Ma sono impellenti le solite elezioni farsa e comunque il signor Matteo Renzi, aiutato dal chierichetto Alfano e da qualche erede del movimento montiano, farà emanare un decreto legge con il quale elargirà l’elemosina di 500 euro (che fra l’altro definisce bonus impropriamente) a tutti a coloro che percepiscono una pensione bassa, per poter dire che ha fatto il massimo, dovendo rispettare il cappio imposto dall’Europa che tanto ama e rispetta, non certamente a livello di reciprocità. Tanto è vero che la Mogherini si vanta di essere riuscita ad ottenere dai tecnocrati europei il coinvolgimento di tutti i Paesi nell’accoglienza dei profughi, in gran parte clandestini, ed assistiamo quasi in ogni ora al respingimento degli stessi da parte di Spagna, Francia, Austria e Germania; respingimento che ha come conseguenza il rifugio in Italia.
Questa è la tristissima realtà ma in questi giorni, mi pare, ricorre l’anniversario della morte di Enzo Tortora, vittima di uno dei tantissimi errori giudiziari dei quali la ex Patria del Diritto vanta il primato!
di Titta Sgromo