Esigere il voto per cambiare

sabato 9 maggio 2015


Bisogna delegiferare e deregolamentare, modernizzare il Paese. Non si progredisce né si vive di speranze e di illusioni, ma è necessario prendere realisticamente atto che non è cambiato niente. Chi vuole costruire un capannone, intraprendere un’attività imprenditoriale, risolvere una pratica professionale, ha gli stessi problemi burocratici di prima, più di prima. Il popolo è stato soppresso, non conta.

Stiamo solo perdendo tempo con Renzi & Company che ripete che l’Italia cambia ma che, nella realtà effettiva, non cambia in niente. A ciò si aggiunga il fatto recente della sentenza costituzionale sulle pensioni, bell’esempio di non rispetto delle regole da parte del governo che ha trasformato plasticamente lo Stato in estorsore di noi contribuenti. Non si rispettano le sentenze. Lo Stato non paga le imprese italiane, bistratta i suoi pensionati e persegue i cittadini italiani fino al suicidio per fatti di minore rilievo tipo una multa in divieto di sosta. Quando poi però deve pagare o restituire, non lo fa. I famosi 80 euro con cui Renzi ha fregato gli italiani per avere consenso e rimanere dov’è cucendosi addosso la prossima legge elettorale sono gli stessi 10 miliardi che non trova oggi per adempiere alla sentenza costituzionale, guarda caso.

Per non parlare di economia, in cui si sta sbagliando tutto non facendo niente di quello che serve al Paese. La crescita dell’Italia è oggi la metà di quella europea, circa un quarto di quella della Spagna. In un anno la disoccupazione è rimasta agli stessi livelli record, non è stato recuperato nemmeno un posto di lavoro in Italia. Ci vuole un cambio vero. Bisogna andare al voto, quello vero degli italiani, con il sistema elettorale attuale. Gli italiani sapranno dare valore a chi ha dimostrato di averne e lo merita; cambieranno le cose tanta è la pressione e la necessità. Bisogna avere fiducia negli italiani, togliersi di torno figuri e governi di sinistra non eletti. Non esitare, anche perché servirà un forte pressing su Mattarella che, ormai è sicuro, morirà piuttosto che concedere il voto agli italiani. Pressare, costringere, andare in maniera determinata e cocciuta, prepotente, a votare.


di Cesare Alfieri