Un drammatico “Ricomincio da 0”

martedì 10 marzo 2015


Si ha come la sensazione che il centrodestra abbia intenzione di ricominciare davvero, ma drammaticamente, da zero. Tenendo sempre presente la situazione delle regioni al 25 novembre 2014 pubblicata dal Corriere della Sera, ad oggi lo schieramento che aveva Berlusconi come unico riferimento governa in Lombardia, Veneto e Campania ma, aggiungiamo noi, si sta attrezzando al meglio per perdere anche quelle tre regioni e fa di tutto per non vincere laddove non governa.

In Toscana, Marche, Liguria e Umbria il centrosinistra non perde neppure se dovesse presentare, come candidati-presidente, i sosia di Ignazio Marino. In Puglia, grazie all'"intuito politico" dell'entourage berlusconiano, il tentativo di eliminazione politica dell'unico che può prendere qualche voto (Raffaele Fitto) sta facendo sì che il candidato di centrosinistra (l'ex sindaco di Bari, Michele Emiliano) potrebbe tranquillamente andarsene a sciare sulle Dolomiti anzichè fare campagna elettorale.

In Veneto sta provvedendo soprattutto la Lega a sparigliare le carte (prima di tutto al proprio interno) per poi consentire la vittoria allo schieramento avverso. Tafazzi non saprebbe fare di meglio. In Lombardia, per fortuna dei non-renziani, per ora non si vota ma c'è già chi minaccia conseguenze per la giunta lombarda da quello che potrebbe accadere in terra veneta. In altre parole, al prossimo giro, Maroni e il cdx possono tranquillamente perdere anche il governo della regione dell'Expo. La Campania sembrerebbe essere, almeno al momento, la regione dove il progetto "ricominciamo da zero" potrebbe fallire perchè il governatore uscente (Caldoro) ha governato piuttosto bene ed il Pd si è perso in Primarie al limite del ridicolo (ma attenzione a De Luca!). Quindi, se non ci sarà qualche altra "illuminata pensata" dell'ultimo momento, a scrutinio ultimato, quella regione potrebbe essere l'unica a rimanere ancora colorata di blu.

A ben pensare il "ricominciare da zero", come idea, non sarebbe poi tanto malvagia. Il problema è che, chi sta radendo al suolo il bagaglio di milioni di voti, non ha anche il coraggio di fare a sua volta un passo indietro e ritirarsi (finalmente e definitivamente) a vita privata. Anzi, avrebbe forse pure la faccia tosta di assurgere al ruolo di 'ricostruttore' sulle macerie da lui stesso provocate.


di Gianluca Perricone