mercoledì 18 febbraio 2015
Che il vero male dell’uomo fosse la sproporzione fra il vizio e la virtù, l’intelligenza e la demenza, la cultura e la rozzezza, l’avidità e la ragionevolezza, la capacità e la mediocrità, l’abbiamo sempre detto e pensato, ma che specialmente in occidente la forbice si sarebbe così tanto allargata francamente no. Potremmo fare mille esempi concreti, soprattutto per l’Italia, mettendo nero su bianco, nomi e cognomi, dati e fatti, ma in questo caso abbiamo convintamente scelto di restare in punta di principio. Nella vita e nella storia infatti, la sottovalutazione degli eventi, delle evidenze, delle cose lampanti, delle reazioni che in natura si compongono, è sempre stata la testimonianza dei motivi degli sfasci, delle tragedie, delle vergogne, delle dissennatezze.
Come se non bastasse, l’ipocrisia che è spesso splendida compagna dei peggiori vizi, ha fatto il resto e i risultati non potevano che essere quelli che vediamo, un mondo incanalato lungo un sentiero buio e pericoloso, molto pericoloso. A partire dal progetto europeo, almeno da quello realizzato, che avrebbe dovuto rappresentare la cassaforte delle libertà, delle garanzie, delle difese dalle povertà e dagli squilibri, per arrivare al medio oriente e alla sottovalutazione delle mille sfaccettature dell’islam, una sequela di sconsideratezze degne della peggiore incapacità d’intendere e di volere. Per non parlare delle sanzioni alla Russia, della miopia sull’immigrazione, della Germania e dell’Africa del nord e del centro. C’è una miccia accesa che come una molla salta da un punto all’altro del mondo, pronta a far esplodere quell’immenso barile di benzina al quale è collegata.
Eppure quelle straordinarie….. caratteristiche umane portano a insistere piuttosto che provvedere. La Grecia soffoca e anziché ascoltarla, si umilia e si mortifica, l’Europa scivola e anziché fermarla la si spinge più giù, Israele difende l’occidente e anziché affiancarlo lo accusiamo e isoliamo, l’Isis avanza e stermina e anziché raderla al suolo e cancellarla dalla faccia della terra, balbettiamo di modi e di maniere su come intervenire. Con la stessa Russia di Putin, si gioca all’umiliazione e alla mortificazione, come se fosse una ridicola filibusta e non una potenza mondiale, allora di speranze ne restano davvero poche e la forbice purtroppo si allarga ancora. In Italia poi la divaricazione è galattica e gli italiani, per come stanno messi, ne sanno qualche cosa, siamo infatti nel pieno di una sorta di cretinocrazia, spavaldocrazia, chiaccherocrazia, che porterà il Paese nel fondo del burrone, una corsa sfrenata verso il contrario di ciò che servirebbe.
Da noi i principi dell’economia non esistono, non si capisce che dopo aver spremuto pure la scorza non resta che la morte o la rivoluzione, sull’immigrazione la regola della camera ad aria, che prima o poi scoppia se la si gonfia troppo, non vale, da noi non vale niente tranne che la scelleratezza. L’Italia oggi è l’emblema dell’opposto e il paradosso ha voluto che questo emblema si affermasse in parlamento senza opposizione, un giro di parole che la dice lunga sul senso delle cose, da noi….. In Italia con tutta la simpatia si gioca ai boy scout, si esalta un volo di linea del Capo dello Stato e si omette di dire che forse se avesse rinunciato all’appannaggio avrebbe fatto meglio, si salta la democrazia votando le regole di tutti come fanno solamente i regimi.
Un inno alla sciocchezza mentre il Paese affonda e rischia il peggio con l’Isis alle porte e decine di migliaia di persone che entrano senza controlli. Bene, per noi che spocchiosamente non ci sentiamo utili idioti, il risultato, più che prevedibile è pressoché certo, continuando così sprofonderemo. Abbiamo applicato al cervello la legge dell’entropia, se qualcosa sale qualcos’altro deve scendere e siccome da noi è salita l’idiozia, non possiamo che riscontrare quanto purtroppo sia scesa la ragionevolezza!
di Elide Rossi e Alfredo Mosca